Precari della Giustizia, altra beffa
Abbiamo già affrontato il delicato tema dei precari della giustizia, i cui tirocini vanno avanti ormai da anni senza che vi sia il riconoscimento di un rapporto di lavoro subordinato che, in concreto, va avanti ormai da 7 anni, in totale spregio sia della disciplina che regola i periodi di tirocinio e di formazione, sia delle disposizioni che disciplinano la contrattazione flessibile, ponendo dei limiti precisi alla stessa.
È di pochi giorni fa l’ennesima notizia beffa per i tirocinanti.
Il Ministro Orlando, infatti, d’intesa con il Presidente della regione Lombardia, ha stabilito che, in attesa della conclusione del Concorsone per 800 assistenti giudiziari (le cui date, salvo ulteriori rinvii, saranno rese pubbliche il prossimo 4 aprile) verranno assegnati, presso gli Uffici Giudiziari, lavoratori dipendenti della Regione Lombardia.
In questo modo, il Ministro, ha di fatto privato i tirocinanti che prestano servizio da anni presso questi uffici, di avere una nuova possibilità lavorativa.
L’assegnazione presso gli uffici giudiziari, con contratti di lavoro a termine, dei tirocinanti, permetterebbe, infatti, una maggiore efficienza per gli Uffici Giudiziari, che acquisirebbero personale già pronto e preparato a svolgere le mansioni richieste. Permetterebbe, inoltre, a quelli che ormai sono famosi come “Precari della Giustizia” di aver un riconoscimento, seppur minimo, del lungo periodo di formazione svolto, con la sottoscrizione del loro primo, vero, contratto di lavoro con le Amministrazioni Giudiziarie.
Il nostro staff è determinato nel dare tutela ai precari della Giustizia e sta valutando tutte le possibili tutele accordabili sia a livello nazionale che a livello comunitario. Per seguire le nostre iniziative iscriviti al nostro gruppo Facebook.
Per qualsiasi informazione invia una mail al nostro indirizzo [email protected] o compila il nostro form “Raccontaci il tuo caso”.
Scopri l’avvocato a te più vicino visualizzando i legal point de “LA RETE DEI DIRITTI”.
Articolo a cura del Dott. Marco Cassata
19/04/2017