Sei un docente e vuoi partecipare alle procedure previste per la Mobilità 2023/2024?

Mobilità 2023, procedura ostica e piena di insidie

Il nostro team specializzato in Diritto scolastico ha analizzato la procedura di mobilità disciplinata dall’OM 36/2023 del personale docente, educativo e Ata per l’anno scolastico 2023/2024. Tale procedura presenta numerose  criticità,  già segnalate dal nostro studio e in diversi casi riconosciute da numerosi Tribunali.

Per aiutare gli insegnanti in questa fase delicatissima, il nostro staff legale ha deciso di offrire una consulenza per analizzare la documentazione e fornire la nostra assistenza nella presentazione della domanda di mobilità.

Un’occasione unica per scongiurare errori che potrebbero portare all’annullamento dell’istanza stessa e per valutare la migliore strategia per ottenere il trasferimento.

Le criticità della
procedura di mobilità

Disparità di trattamento per i docenti assunti con vincoli o blocchi triennali

Neanche quest’anno il Ministero è riuscito a superare la discriminatoria logica dei blocchi ed ha disposto l’impossibilità di partecipare alla nuova procedura di mobilità per i docenti che hanno ottenuto il trasferimento interprovinciale nell’as. 2021/2022 o 2022/2023. Tali diritti non possono essere derogati dalla contrattazione collettiva e pertanto è possibile agire in giudizio per ottenere la mobilità.

Mancato riconoscimento dell’assegnazione temporanea per i genitori di figli di età inferiore ai tre anni

La procedura di mobilità disciplinata dall’O.M. 36/2023 viola l’art. 42-bis del D. Lgs. 151/2001 che riconosce al dipendente pubblico che sia genitore di un minore di anni tre il diritto di ricongiungersi al minore nel luogo in cui presta attività lavorativa l’altro coniuge. Pertanto i docenti che si trovano in tale situazione possono agire in giudizio per ottenere il riconoscimento del diritto all’assegnaizione temporane e il conseguente trasferimento desiderato.

Disparità di trattamento per i docenti assunti con vincoli o blocchi triennali

Neanche quest’anno il Ministero è riuscito a superare la discriminatoria logica dei blocchi ed ha disposto l’impossibilità di partecipare alla nuova procedura di mobilità per i docenti che hanno ottenuto il trasferimento interprovinciale nell’as. 2021/2022 o 2022/2023. Tali diritti non possono essere derogati dalla contrattazione collettiva e pertanto è possibile agire in giudizio per ottenere la mobilità.

Mancato riconoscimento dell’assegnazione temporanea per i genitori di figli di età inferiore ai tre anni

La procedura di mobilità disciplinata dall’O.M. 36/2023 viola l’art. 42-bis del D. Lgs. 151/2001 che riconosce al dipendente pubblico che sia genitore di un minore di anni tre il diritto di ricongiungersi al minore nel luogo in cui presta attività lavorativa l’altro coniuge. Pertanto i docenti che si trovano in tale situazione possono agire in giudizio per ottenere il riconoscimento del diritto all’assegnaizione temporane e il conseguente trasferimento desiderato.

Mancato riconoscimento del punteggio di 12 punti per il titolo di specializzazione SSIS

In tantissime occasioni la Giurisprudenza ha riconosciuto l’illegittimità della procedura di mobilità nella parte in cui non riconosce ai docenti in possesso del titolo SSIS il punteggio di 12 punti ed il riconoscimento del servizio. Pertanto i docenti che sono in possesso di tale titolo e non hanno ottenuto il riconoscimento del punteggio possono agire in giudizio per ottenere il riconoscimento del punteggio ed il conseguente trasferimento desiderato.

Mancata precedenza per il docente referente unico di parente disabile con 104

Malgrado le centinaia di decisioni positive, il Ministero continua a non riconoscere la precedenza negli spostamenti interprovinciali ai docenti che siano parenti di persone in situazione di disabilità grave con riconoscimento dell’handicap ex art. 3, co. 3, della L. 104/1992. Il riconoscimento della precedenza e l’avvicinamento al soggetto da assistere costituisce un diritto non possono essere derogati dalla contrattazione collettiva.

Mancato riconoscimento del punteggio di 12 punti per il titolo di specializzazione SSIS

In tantissime occasioni la Giurisprudenza ha riconosciuto l’illegittimità della procedura di mobilità nella parte in cui non riconosce ai docenti in possesso del titolo SSIS il punteggio di 12 punti ed il riconoscimento del servizio. Pertanto i docenti che sono in possesso di tale titolo e non hanno ottenuto il riconoscimento del punteggio possono agire in giudizio per ottenere il riconoscimento del punteggio ed il conseguente trasferimento desiderato.

Mancata precedenza per il docente referente unico di parente disabile con 104

Malgrado le centinaia di decisioni positive, il Ministero continua a non riconoscere la precedenza negli spostamenti interprovinciali ai docenti che siano parenti di persone in situazione di disabilità grave con riconoscimento dell’handicap ex art. 3, co. 3, della L. 104/1992. Il riconoscimento della precedenza e l’avvicinamento al soggetto da assistere costituisce un diritto non possono essere derogati dalla contrattazione collettiva.

Le Nostre Vittorie

In questi anni, il nostro staff legale ha ottenuto decine di vittorie, permettendo ai docenti di ottenere la mobilità desiderata e ristabilendo un diritto negato in maniera illegittima. 

Non ultima, una docente siciliana assegnata a Modena, a cui non erano stati calcolati i 12 anni di servizio preruolo. Grazie al nostro intervento, ha ottenuto il trasferimento e i 6 punti per ciascun anno di servizio. 

O ancora, un docente referente unico della madre portatrice di handicap grave, non aveva ottenuto il trasferimento e grazie al nostro supporto è riuscito a raggiungere il familiare per darle la necessaria assistenza.  

I numeri dei Docenti soddisfatti

0 +
Istanze accolte e Ricorsi vinti
0 +
Consulenze
0 +
Docenti informati

Un team di specialisti al tuo fianco

Lo Studio Legale Leone Fell & C. è da sempre vicino al mondo della scuola: con oltre 260 ricorsi vinti, è il punto di riferimento in Italia per il riconoscimento dei titoli all’estero. Aiutiamo insegnanti a far valere i propri diritti, a partire dalla Mobilità e dal ricongiungimento con i propri affetti. Per rispondere alle tante richieste del settore, abbiamo costituito una squadra di specialisti per seguire i docenti in questa annosa procedura, curando ogni aspetto legale e burocratico. Ti supportiamo in tutto: dalla presentazione dei documenti all’eventuale Ricorso, monitorando l’intero processo.

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