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Stabilizzazione precari, il ricorso per gli esclusi dal piano

Stabilizzazione precari, il ricorso per gli esclusi dal piano

27/10/2012 Roma. Manifestazione nazionale dei medici in difesa del Servizio Sanitario Nazionale, nella foto uno striscione realizzato da un gruppo di precari

Vi abbiamo già parlato della delicata questione legata al massiccio precariato formatosi nel nostro Paese e della possibilità, per coloro che abbiano superato i 36 mesi di servizio con contratti a tempo determinato, di agire per ottenere il risarcimento del danno derivante dall’abuso da parte delle Amministrazioni della contrattazione a tempo determinato.

Oggi affrontiamo un’altra delicata questione legata al mondo del precariato italiano: la stabilizzazione.

Con il graduale sblocco delle assunzioni che sta coinvolgendo sempre più Regioni, a seguito della conclusione delle procedure di ricollocamento del personale delle ex province, le PP.AA. si trovano nella possibilità di procedere con nuove assunzioni.

Molte Regioni stanno, quindi, procedendo all’indizione di bandi per la stabilizzazione dei precari, in modo da arginare il problema legato a tale allarmante fenomeno.

Stabilizzazione precari, le illegittimità

Dall’analisi dei bandi fin’ora emanati, però, emerge una forte illegittimità.

Restano, infatti, esclusi dalla possibilità di partecipare alle procedure di stabilizzazione coloro i quali, pur avendo tutti i requisiti individuati dal bando, abbiano stipulato nel tempo contratti a tempo determinato per sostituzione aspettativa.

La stipula di tale schema contrattuale è stata utilizzata dalle PP.AA. per aggirare i limiti legati alla contrattazione a tempo determinato, in quanto i contratti per sostituzione aspettativa non sono soggetti agli ordinari vincoli di carattere quantitativo.

Il ricorso a questa forma contrattuale è stata resa ancor più semplice dall’introduzione del cd. Jobs Act, il quale ha dato la possibilità di procedere alla stipula di contratti a tempo determinato per sostituzione senza che fosse necessaria l’indicazione specifica dell’esigenza sostitutiva da soddisfare.

Per quanto utile alla risoluzione nell’immediato dei problemi legati alle carenze in organico, però, il ricorso a questo schema contrattuale è stato ampiamente abusavo.

Stabilizzazione precari, il punto della Corte di Giustizia Europea

scuola-precari1Sul punto si è anche espressa la Corte di Giustizia Europea, la quale, pronunciandosi sul caso di un’infermiera precaria,  ha stabilito che “i contratti non possono essere rinnovati per compiti permanenti e duraturi che appartengono alla normale attività del servizio ospedaliero ordinario”, mentre è possibile instaurarli per sopperire a momentanee e provvisorie carenze.

L’abuso di tale forma contrattuale è pertanto palese, dal momento che presso moltissime Amministrazioni risultano in servizio da parecchi anni dei precari che continuano a stipulare contratti per sostituzione e aspettativa, pur non esistendo di fatto il collega sostituito.

Stabilizzazione precari, il ricorso dello studio legale Leone-Fell

Il nostro staff legale ha deciso di schierarsi al fianco di tutti coloro i quali siano stati esclusi dai piani di stabilizzazione, per permettere agli stessi di avere la possibilità di ottenere la stabilizzazione al pari degli altri precari.

Per maggiori informazioni scrivi una mail a [email protected]

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Articolo a cura del Dott. Marco Cassata

11/10/2016

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