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Tatuaggi nelle Forze Armate, il TAR ammette i candidati

Tatuaggi nelle Forze Armate, il TAR ammette i candidati

scorrimento graduatorie e forze-armateDa anni suscita grande interesse la questione relativa alla partecipazione ai concorsi per le Forze dell’Ordine e le Forze Armate, a quei soggetti che possiedono tatuaggi.

Nonostante la normativa al riguardo sia abbastanza chiara, infatti, le Amministrazioni, soprattutto quelle delle Forze Armate, escludono moltissimi candidati solo perché hanno dei tatuaggi ovvero perché, al momento della partecipazione al concorso, non hanno concluso la procedura di rimozione del tatuaggio.

Finalmente, la giurisprudenza amministrativa (leggi la recente sentenza), con diversi provvedimenti ha affermato il diritto del concorrente ad avere un tatuaggio, obbligando l’Amministrazione a dover dimostrare che lo stesso sia realizzato in parti visibili (con ogni tipo di uniforme) del corpo ovvero sia indecoroso o possa determinare un discredito per l’Amministrazione.

Con ciò confermando quanto sancito dalle disposizioni legislative per troppi anni rimaste inattuate.

Tatuaggi nelle Forze Armate, le disposizioni

Ed, invero, secondo la “Direttiva Tecnica riguardante l’accertamento delle imperfezioni e infermità”, sono assolutamente proibiti, su qualsiasi parte del corpo, i tatuaggi che abbiano contenuti osceni, con riferimenti sessuali, razzisti, di discriminazione religiosa o che comunque possano portare discredito alle Istituzioni della Repubblica Italiana ed alle Forze Armate e Forze dell’Ordine.

La direttiva dispone, inoltre, che la regolamentazione del “fenomeno del tatuaggio” è necessaria per prevenire e contenere situazioni che possano incidere sul decoro dell’uniforme.

In ogni caso, le clausole presenti nei vari bandi di concorso, inerenti agli accertamenti sanitari, prevedono l’inidoneità dei candidati che presentano tatuaggi:

  1. a) visibili con ogni tipo di uniforme, compresa quella ginnica (pantaloncini e maglietta);
  2. b) posti anche in parti coperte dalle uniformi che, per dimensioni, contenuto o natura, siano deturpanti o contrari al decoro o di discredito per le Istituzioni ovvero siano possibile indice di personalità abnorme (in tal caso da accertare con visita psichiatrica e con appropriati test psicodiagnostici).
  3. Tatuaggi nelle Forze Armate, l’ordinanza

tatuaggio-piccolo-sul-piedeDi contro, però, è intervenuta una recentissima ordinanza del Tar del Lazio – Roma che impone “all’Amministrazione di verificare l’effettiva visibilità del tatuaggio in contestazione mediante vestizione dell’interessato con maglia della taglia appropriata, acquisendo la relativa documentazione fotografica”.

È necessario essere a conoscenza che l’inidoneità, deve essere sufficientemente dimostrata con opportune documentazioni fotografiche.

Alla luce dei recenti orientamenti giurisprudenziali vi invitiamo, quindi, ad inviarci delle segnalazioni qualora vi foste trovati in situazioni analoghe o vogliate approfondire la questione: scrivete all’indirizzo [email protected] o compilate il nostro form “Raccontaci il tuo caso”.

Scopri l’avvocato a te più vicino visualizzando i legal point de “LA RETE DEI DIRITTI”.

DOTT. GIUSYLENIA PALAZZOLO

 

 

Articolo a cura della Dott.ssa Giusylenia Palazzolo

12/04/2022

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