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Test Medicina, lettera aperta al Ministro Lorenzo Fiornamonti



Gent.mo Ministro Lorenzo Fioramonti, 

Come ben saprà la sanità italiana sta vivendo un momento difficile, con carenza di personale medico e corsie vuote, tanto che in alcune Regioni hanno richiamato pensionati e semplici laureati per garantire almeno i livelli minimi assistenziali.

Ogni giorno, dalle pagine dei principali giornali nazionali, leggiamo di associazioni di categorie e sindacati che lanciano grida d’allarme sul futuro del comparto: nei prossimi 10 anni andranno in pensione 80.000 medici e meno della metà verranno rimpiazzati.

Nel frattempo, il futuro di migliaia di nostri giovani che aspirano a diventare medici viene deciso in 100 minuti, con un test che, ad oggi, non garantisce né meritocrazia né tantomeno parità di trattamento.

Da anni, il nostro Studio legale denuncia le irregolarità riscontrate durante il Test che di fatto garantisce i “furbetti”, quelli che trovano il modo di “barare” e raggiungere punteggi alti, a discapito di studenti onesti e meritevoli. Abbiamo anche denunciato l’errato calcolo del fabbisogno da cui scaturisce l’esiguo numero di posti da bandire, e che non tiene conto dell’effettiva ricettività degli atenei. Di recente il Consiglio di Stato ha accolto le nostre tesi, stabilendo il numero di ricorrenti da ammettere in sovrannumero, rompendo il silenzio delle Istituzioni.

Lo scorso anno abbiamo denunciato, anche con un esposto in procura, la presenza di smartphone e smartwatch in aula con picchi anomali di connessioni a Internet proprio durante i 100 minuti del test. Quest’anno, oltre ai picchi anomali, abbiamo raccontato di un altro escamotage, ovvero l’uso di microauricolari per ricevere “l’aiuto da casa”.

È questa la futura classe medica che vogliamo? Chi ha 19 anni imbroglia al test che professionista potrà mai essere?

Crediamo che debba essere garantito il diritto allo studio, un diritto fondamentale sancito anche dalla nostra Costituzione, ma anche e soprattutto il diritto alla salute di tutti i cittadini. Gli ospedali devono tornare a essere i nostri fiori all’occhiello, con una classe medica d’eccellenza. Non dobbiamo arrivare al punto di importare professionisti dall’estero, costringendo i nostri giovani a lasciare il Paese per studiare e specializzarsi in altri Stati. Per fermare la fuga dei cervelli è necessario intervenire subito, e iniziare anche dai test d’accesso! Per tale ragione, e soprattutto per coadiuvarla nella lotta ai “furbetti” Le chiediamo un incontro. Siamo pronti a fornirLe un dossier omnicomprensivo per provare a rimediare ai problemi di quest’anno e a quelli futuri. Un’analisi simile, seppur basata su problematiche differenti, è stata fatta anche per le Specializzazioni mediche, il cui numero di borse è insufficiente a garantire il naturale ricambio generazionale.

Mettiamo a disposizione la nostra esperienza pluriennale, la nostra competenza e professionalità per studiare soluzioni che possano garantire ai nostri giovani quella meritocrazia che meritano e che tutti noi meritiamo. I ragazzi di oggi saranno i medici del futuro e dobbiamo essere certi delle mani in cui affidiamo le nostre vite!

Certi di una sua risposta e di un suo celere intervento
Le poniamo i nostri più cordiali saluti

Francesco Leone,
Simona Fell,
Floriana Barbata,
Ciro Catalano
e tutti i legali dello Studio legale Leone-Fell


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05/11/2019

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