In questi giorni si stanno svolgendo gli accertamenti psico-fisici del Concorso per 197 allievi agenti di Polizia Penitenziaria. In molti casi, l’inidoneità ottenuta al termine di una prova e la conseguente esclusione dal prosieguo delle prove di concorso può essere contestata dinanzi al Tar.
Dalle segnalazioni pervenute in studio, è emerso infatti che, in alcuni casi, le inidoneità vengono rilasciate a seguito di erronee valutazioni che rischiano però di precludere ai candidati la possibilità di prosecuzione dell’iter di concorso.
Le prove di efficienza fisica (o psicofisica) e gli accertamenti sanitari servono a verificare il possesso di determinati requisiti psico-fisici da parte dei candidati. I concorrenti vengono sottoposti a test fisici e numerosi esami clinici (visite mediche generali, visite mediche specialistiche ed esami di laboratorio) che servono alla commissione esaminatrice per stabilire l’idoneità o l’inidoneità del concorrente a rivestire il ruolo per cui si sta candidando.
Non sempre, però, le valutazioni della commissione sugli accertamenti psicofisici e su quelli sanitari sono compiuti in modo legittimo e, in determinati casi, è possibile proporre ricorso al TAR al fine di ottenere l’ammissione alla prova successiva.
Non di rado, infatti, le strumentazioni mediche utilizzate durante l’espletamento dei concorsi risultano obsolete e gli esiti possono essere confutati richiedendo al giudice amministrativo di sottoporsi a un nuovo esame.
Il giudizio di inidoneità psicofisica è inoltre contestabile quando si pone in contrasto con precedenti giudizi della medesima specie “positivi”, conseguiti dal partecipante nell’ambito di precedenti procedure concorsuali.
Per maggiori informazioni e per aderire al ricorso avverso l’esclusione dalle prove fisiche e dagli accertamenti sanitari clicca qui
Chi volesse valutare la possibilità di impugnare il verbale di inidoneità può inviarne copia all’indirizzo [email protected] e lo staff legale ne valuterà la legittimità fornendo un parere circa l’opportunità di agire in giudizio.
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29/04/2024