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Concorso Cancellieri, requisiti confermati: “Tuteleremo i vostri diritti”

Non è passato l’emendamento proposto dal M5S che stravolgeva i requisiti d’accesso ai concorsi per 2700 cancellieri esperti e dirigenti e che avrebbe permesso una più ampia partecipazione di candidati alla selezione.

Ne abbiamo parlato ieri, in una diretta facebook, con l’on. Elisa Scutellà, deputato della Camera e firmataria dell’emendamento. “Abbiamo lavorato tanto in questi mesi per cercare di risolvere molti problemi che affliggo la Giustizia, dalla riforma del processo civile alla riduzione dei tempi, cercando di intervenire proprio sulla carenza di organico nei tribunali”. Esordisce così l’on. Scutellà ai nostri microfoni, poi precisa: “Ho presentato un emendamento all’articolo 252 perché desideravo estendere la platea dei beneficiari al concorso. Ma mi sono scontrata con la realtà. La carenza di organico è tale che il cambio dei requisiti e l’espletamento di un concorso tradizionale avrebbe paralizzato tutto per i prossimi 18 mesi. Per questo – aggiunge – è stato ritenuto più opportuno velocizzare la selezione prevedendo solo un esame orale, restando in linea con la direttiva della Funzione pubblica per quel che attiene i concorsi pubblici”.

In altre parole, i titoli per cui verrà riconosciuto un punteggio, sono gli stessi previsti dal Dl Rilancio. Un assetto questo che lascia scontenti molti possibili candidati che pur avendo i requisiti per partecipare sono comunque tagliati fuori. Secondo il nostro staff legale una limitazione della platea dei partecipanti va contro gli obiettivi della Pubblica amministrazione che dovrebbe selezionare i migliori candidati, attraverso una serie di prove scritte e orali. Così come già sta avvenendo per altre selezioni, bandite di recente (è il caso del concorso Ripam per 2.133 posti), che nonostante il periodo di emergenza, il Ministero ha deciso comunque di prevedere una prima scrematura non eccessivamente restrittiva e una selezione per più step che possa garantire la reale selezione dei migliori candidati e non una semplice scrematura.

Per tale ragione, qualora i requisiti s’cesso venissero confermati dal bando, il nostro Studio legale avvierà un’azione per tutelare i possibili candidati esclusi e permettere loro la partecipazione alla selezione, contrastando una scelta di requisiti che nei fatti va contro i principi dei concorsi pubblici, oltre alla possibilità di sollevare la questione di legittimità costituzionale.

Per contattare il nostro staff legale invia una mail a [email protected]

10/07/2020

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