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Concorso 250 Funzionari al Ministero dell’Interno: è possibile partecipare con titoli diversi da quelli indicati nel bando?

Concorso 250 Funzionari al Ministero dell’Interno: è possibile partecipare con titoli diversi da quelli indicati nel bando?

Concorsi-Pubblici-Ministero-InternoIl Ministero dell’Interno ha indetto un concorso pubblico per l’assunzione a tempo indeterminato di 250 Funzionari Amministrativi, da destinare esclusivamente alle Commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale ed alla Commissione nazionale per il diritto di asilo.

Per poter accedere al concorso è necessario inoltrare entro il 1 Giugno la domanda di partecipazione ed essere in possesso di uno dei seguenti titoli di studio:

Diploma di laurea vecchio ordinamento in: Giurisprudenza; Economia e commercio, Scienze dell’amministrazione; Scienze politiche; Relazioni pubbliche; Scienze internazionali e diplomatiche; Scienze statistiche ed economiche; Sociologia;

Lauree triennali (suddivise secondo D.M. n. 509/1999 e D.M. n. 270/2004): Scienze dei servizi giuridici; Scienze giuridiche; Scienze della Comunicazione; Scienze politiche e relazioni internazionali; Scienze economiche; Scienze dell’Amministrazione; Scienze dell’Amministrazione e dell’Organizzazione; Scienze sociali per la Cooperazione, lo Sviluppo e la Pace; Sociologia; Statistica;

Lauree specialistiche: Giurisprudenza; Teorie e tecniche della normazione e dell’informazione giuridica; Programmazione e gestione delle politiche e dei servizi sociali; Relazioni Internazionali; Scienze dell’Economia; Scienze della Politica; Scienze delle Pubbliche amministrazioni; Scienze economico-aziendali; Scienze per la Cooperazione allo Sviluppo; Sociologia; Metodi per la ricerca empirica nelle scienze sociali; Studi europei; Editoria, comunicazione multimediale e giornalismo; Pubblicità e comunicazione d’impresa; Scienze della comunicazione sociale ed istituzionale; Tecniche e metodi per la società dell’informazione; Teoria della comunicazione;

Lauree magistrali: Giurisprudenza; Scienze delle Pubbliche Amministrazioni; Servizio sociale e politiche sociali; Relazioni Internazionali; Scienze dell’Economia; Scienze della Politica; Scienze economico-aziendali; Scienze per la cooperazione allo sviluppo; Sociologia e ricerca sociale; Studi europei; Informazioni e sistemi editoriali; Scienze della Comunicazione pubblica, d’impresa e pubblicità; Tecniche e metodi per la società dell’informazione; Teorie della comunicazione; Teorie e metodologie dell’e-learning e della media education; Scienze statistiche; Scienze Statistiche, attuariali e finanziarie.

Osservando i titoli di studio richiesti per poter partecipare al concorso si può immediatamente notare la loro eterogeneità. Nell’elenco predisposto dal Ministero, infatti, si possono riscontrare percorsi di studio che prevedono attività formative profondamente diverse tra loro a fronte, di contro, di una prova selettiva identica per tutti.

In considerazione del fatto che il bando non richieda una chiara specializzazione per poter accedere alle prove concorsuali, nei giorni scorsi abbiamo ricevuto diverse richieste di chiarimento circa l’esclusione di alcuni titoli di studio dal novero di quelli espressamente previsti dall’Amministrazione.

A tal proposito, lo stesso bando prevede che “possono presentare domanda anche i candidati in possesso di altro titolo di studio equipollente in base all’ordinamento previgente rispetto al D.M. n. 509/1999, nonché equiparato in base al decreto interministeriale 9 luglio 2009 o, eventualmente, a specifici provvedimenti, che sarà cura del candidato indicare in domanda precisando anche il titolo di studio corrispondente”.

Tuttavia, ci sono stati segnalati alcuni percorsi di laurea non considerati equipollenti a quelli espressamente indicati nel bando e che, a nostro avviso,  meritano un apposito approfondimento.

concorso-730x480Tra questi titoli di laurea vi è sicuramente quello in Economia e Amministrazione Aziendale. Quest’ultimo percorso formativo, ad esempio, pur  non essendo ufficialmente considerato “equipollente” ad alcuno dei citati titoli, risulta palesemente affine a corsi di laurea come Scienze Economiche e Scienze dell’Amministrazione inseriti nella lista ministeriale.

Alla luce di ciò, riteniamo che i laureati in Economia e Amministrazione Aziendale – altri corsi di laurea sono attualmente al vaglio del nostro staff – siano vittima di una ingiustificabile discriminazione e che, a buon diritto, possano partecipare al concorso.

Per tale motivo il nostro studio legale, nei prossimi giorni, approfondirà ulteriormente la vicenda e promuoverà un’azione legale volata ad ottenere una rivisitazione dei criteri d’ammissione del bando.

Chiunque fosse interessato all’azione potrà contattarci inviando una mail all’indirizzo [email protected] o compilando il nostro form “Raccontaci il tuo caso”.

Per prendere visione del bando accedi al link cliccando qui

Articolo a cura di Dennis Lattuca

04/10/2017

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