Si sono svolte lo scorso 28 febbraio le prove preselettive del bando di “concorso, per titoli ed esami, per la copertura a tempo indeterminato di n.10 posti di dirigente psicologo – dirigenza sanitaria non medica”. L’amministrazione nel bando di concorso non ha inserito nessuna soglia (numerica o punteggio minimo) valevole per l’accesso alla successiva prova.
Tuttavia, dalle segnalazioni ricevute, abbiamo appurato che l’Amministrazione ha deciso di fare “superare” la prova preselettiva ai primi 300 candidati in graduatoria che, ovviamente, hanno riportato dei punteggi prossimi al massimo ottenibile.
Riteniamo che questo comportamente sia palesemente illegittimo.
Una selezione realmente meritocratica, infatti, non dovrebbe avere l’obiettivo di sfoltire irragionevolmente la platea dei partecipanti sin dalle prove preselettive. Lo scopo al quale deve mirare l’amministrazione, infatti, è quello di selezionare i migliori attraverso un percorso che ne saggi le competenze attraverso più prove d’esame. Se così non fosse non si comprende perché il bando prevede un ulteriore fase di “scritti” e l’esame orale.
Lo stesso testo unico per l’accesso al pubblico impiego prevede una soglia d’idoneità al raggiungimento della quale il concorrente deve potere accedere alla fase successiva del concorso. Per il superamento degli scritti è prevista una soglia di 21/30. Risulterebbe dunque irrazionale una soglia di idoneità per il superamento della prova preselettiva maggiore di quella richiesta per la selezione vera e propria.
- Ammissione dei ricorrenti alla successiva prova scritta
- Possono aderire al ricorso tutti i candidati che alla preselettiva hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a 21/30.