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Ricorso Medicina 2018, il Tar apre alle nostre tesi e chiede chiarimenti al Miur. È ancora possibile aderire al ricorso

ricorso medicina

Il Tar del Lazio, al seguito delle nostre prime  udienze, conferma una generale apertura alle nostre tesi giuridiche e accoglie le domande istruttorie contenute nei nostri ricorsi obbligando il Miur a rivalutare il proprio operato. È questo il promettente esito dei primi ricorsi discussi dinnanzi al Tar del Lazio. Quella che si apre ora è una fase interlocutoria essenziale per fare luce su due aspetti particolarmente stigmatizzati dai nostri ricorsi: l’erroneo calcolo del numero dei posti banditi e l’illegittima composizione del questionario.

Protagonisti dell’azione legale quei candidati che hanno partecipato all’ultima prova d’ammissione ai corsi di laurea di Medicina e Odontoiatria che, ritenendo il test illegittimo, hanno deciso di fare valere i loro diritti tramite il nostro studio legale.

In particolare il Tribunale amministrativo, in ordine alla corretta composizione del questionario, ha stabilito che dinnanzi “all’erroneità di alcuni quesitial numero esiguo di domande di cultura generale, alla somministrazione di un numero esorbitante di domande di ragionamento logico (“materia” che non rientra nei programmi ministeriali della scuola media superiore) non possano che richiedersi alla medesima Amministrazione documentati chiarimenti, con i quali gli esperti incaricati confermino, o meno, l’attendibilità e conformità ai parametri normativi e appropriatezza dei quiz somministrati, con ulteriore precisazione del superamento della prova di resistenza, in caso di assegnazione del rivendicato punteggio (implicante, peraltro, virtuale riformulazione dell’intera graduatoria)”.

Il Miur avrà tempo 60 giorni per fornire i richiesti chiarimenti. In caso contrario il Giudice amministrativo potrebbe obbligare il Miur a pubblicare una nuova graduatoria virtuale al fine di consentire ai nostri ricorrenti l’immatricolazione.

Altro aspetto positivamente apprezzato dal Tar riguarda la nostra tesi sull’erroneo calcolo del fabbisogno di medici e l’esiguità del numero di posti banditi per l’anno 2018.  Il giudice amministrativo, infatti, accogliendo le nostre istanze ha chiesto al Ministero chiarimenti  “sull’imminente carenza di personale medico negli anni a venire e sulle modalità ed i criteri di determinazione del numero dei posti messi a concorso per l’anno accademico di riferimento e la prevista ridistribuzione, o meno, dei posti riservati a cittadini extracomunitari, non occupati da questi ultimi”.

In linea con quanto già stabilito dal Consiglio di Stato per i nostri ricorsi del 2017, anche il Tar del Lazio ha quindi deciso di vederci chiaro e fare luce, una volta per tutte, sul meccanismo d’accesso alle facoltà a numero chiuso.

Alla luce delle recenti vittorie abbiamo deciso di proporre ricorso straordinario al Presidente della Repubblica per consentire a chi non fosse riuscito ad aderire alle precedenti campagne legali di far valere i propri diritti e richiedere l’immatricolazione a Medicina e Odontoiatria. Per aderire c’è tempo fino al 20 gennaio.

Clicca qui per aderire al ricorso.

Per contattare il nostro studio e ricevere ulteriori informazioni invia una mail a [email protected]

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14/01/2019

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