“Conosco perfettamente la vostra situazione, ho fatto tutto quello che si poteva approfondire e non posso darvi una risposta positiva, non voglio vendere fumo che non ho”. Arriva come una doccia fredda la risposta del ministro dell’Interno Matteo Salvini che oggi ha incontrato alcuni aspiranti allievi agenti a Roma, davanti Montecitorio.
Una delegazione di aspiranti allievi agenti rimasti esclusi dallo scorrimento di graduatoria del concorso per 1148 allievi agenti di Polizia era infatti andata a Roma questa mattina per manifestare e chiedere un aiuto direttamente al Ministro in quanto la loro esclusione, a concorso avviato, è illegittima.
“La risposta di Salvini non lascia altra via d’uscita – dichiarano gli avvocati Francesco Leone e Simona Fell – l’unico modo per combattere questa ingiustizia e permettere a chi ha superato la prima fase del concorso, la prova scritta (e non la preselettiva, come erroneamente detto dal Ministro) è di proporre ricorso al Tar. Con la nostra azione legale chiediamo che tutti gli idonei possano continuare l’iter concorsuale e accedere a pieno titolo allo scorrimento della graduatoria, con i vecchi requisiti stabiliti dal bando”.
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14/03/2019