In questi giorni, molti candidati che hanno preso parte ai concorsi per 1220 e 197 allievi agenti di polizia penitenziaria hanno segnalato al nostro studio la non corrispondenza tra il punteggio pubblicato e quello effettivamente realizzato. Dalle segnalazioni è emerso un problema con il lettore ottico che, secondo quanto raccontato, avrebbe calcolato un numero di risposte lasciate in bianco superiore a quelle reali. Questo avrebbe determinato un’erronea valutazione del compito e, di conseguenza, un punteggio differente da quello effettivamente realizzato.
Chiunque ritenga di aver realizzato un punteggio differente da quello pubblicato può proporre una richiesta di accesso agli atti al ministero della Giustizia. Di contro, il Ministero, in amniera del tutto illegittima, ha già comunicato che l’accesso agli atti sarà differito al termine della procedura concorsuale. Per tutelare i candidati che ritengono di essere stati penalizzati da un errato computo del risultato, il nostro studio legale proporrà l’accesso agli atti.
In questi giorni, il nostro staff ha già avviato un’azione legale per tutelare tutti quei candidati risultati idonei, ma che non sono stati ammessi al prosieguo delle prove concorsuali.
Nonostante nei bandi ci sia chiaramente scritto che “la prova si intende superata dai candidati che abbiano riportato la votazione di almeno sei decimi”, l’amministrazione ha aggiunto illegittimamente un contingente numerico per cui risultano ammessi alla fase concorsuale successiva tutti i candidati idonei alla prova scritta classificatisi però entro determinate posizioni. (vedi quali)
Pertanto, tutti coloro che allo scritto hanno ottenuto un punteggio pari o superiore a 6/10 potranno proporre ricorso al fine di accedere alle successive prove concorsuali.
Per maggiori informazioni e per aderire al ricorso clicca qui
Il termine ultimo per aderire è il 10 luglio.
Per informazioni invia una mail a [email protected] o compila il form “Raccontaci il tuo caso“.
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08/05/2024