Ogni anno, molti studenti, laureandi o già laureati, vorrebbero potersi iscrivere in un corso a numero chiuso come Medicina, Odontoiatria e Veterinaria, (ma anche a Chimica, Farmacia, Biologia, Scienze biologiche, Biotecnologie della salute, Biotecnologie mediche e farmaceutiche, molecolare e industriale, Farmacia, Fisioterapia, Professioni sanitarie, Chimica e tecnologia farmaceutica, ecc.) e non riescono a farlo perché la normativa in vigore li obbliga a sostenere il test d’accesso, nonostante loro siano avanti con gli studi o addirittura laureati e abbiano le competenze necessarie per frequentare quel corso.
Poiché il test di ingresso ha come obiettivo la valutazione della predisposizione dello studente allo studio delle materie del corso di laurea, può essere richiesto solo agli studenti che si iscrivono al primo anno di corso e non anche a coloro che, grazie al percorso di studi già maturato, possono iscriversi ad anni successivi al primo, e ciò anche nel caso in cui la facoltà di provenienza sia diversa da quella di destinazione.
L’azione mira infatti a consentire il passaggio a tutti i corsi di laurea a numero programmato senza dover obbligatoriamente sostenere e superare il test di accesso, se si proviene però da corsi di laurea affini.
Inoltre, secondo una recentissima sentenza del Tar, non è più richiesto come requisito l’aver già conseguito un numero prefissato di Cfu in materie convalidabili. Per poter richiedere il passaggio bastano dunque solo pochi esami. Per saperne di più clicca qui
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Grazie al lavoro svolto dal nostro Studio legale, oltre 3mila gli studenti sono entrati a Medicina dal 2013 a oggi. Anni di battaglie vinte contro un sistema che non solo lede il diritto allo studio, ma che ha sta portando al collasso il Sistema sanitario nazionale con una lenta agonia.
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10/12/2019