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Concorso per 2.329 funzionari del Ministero di Giustizia

[vc_row][vc_column][vc_single_image image=”29593″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_text_separator title=”CONCORSO PER 2.329 FUNZIONARI” color=”sky” style=”shadow” border_width=”2″][vc_column_text]

Ritorna a fare discutere la selezione pubblica per 2.329 funzionari del Ministero di Giustizia. Nei giorni precedenti avevamo commentato insieme il provvedimento dell’8 giugno con cui il Ministero ha comunicato di aver provveduto ad aggiornare la graduatoria in ragione di paventati errori che sono stati riscontrati nella griglia delle risposte.
Ciò ha avuto l’effetto, a distanza di ben sette mesi dalla prima pubblicazione dei risultati, di riammettere in graduatoria 152 candidati originariamente esclusi e, al contempo, escludere illegittimamente ben 171 candidati.
Sul concorso, in effetti, il nostro Studio è già intervenuto per la tutela di alcuni candidati: con due provvedimenti cautelari il TAR del Lazio ha riammesso 6 nostri ricorrenti precedentemente esclusi a causa della presenza nel loro questionario di 3 differenti domande errate/fuorvianti.
 
In seguito alla presentazione di alcune istanze di accesso, il Formez ci ha prontamente fornito i verbali con cui la Commissione d’esame ha affrontato la questione addivenendo, sorprendentemente, ad una decisione importante per i ricorsi che il nostro studio proporrà dinnanzi al TAR del Lazio.
Prima di commentare quanto disposto dalla Commissione, è necessario fare un piccolo passo in dietro. Innanzitutto, il verbale con cui la Commissione ha adottato le sue determinazioni è datato 6 febbraio, e quindi a distanza di quasi due mesi dalla pubblicazione degli esiti avvenuta il 20 dicembre.
La Commissione, nei giorni successivi alla pubblicazione dei risultati, rileva di avere ricevuto diverse segnalazioni che evidenziano la presenza di errori in alcuni quesiti e griglie delle risposte esatte.
In effetti, secondo quanto riferito dalla Commissione, all’esito della verifica sono stati rilevati 2 errori nella griglia di correzione dei quesiti somministrati nella prima sessione di prove preselettive e 1 errore nella griglia di correzione dei quesiti somministrati nella sesta sessione. 
 
La Commissione, nella stessa seduta, prende atto che lo staff del Formez ha proceduto ad una nuova correzione delle prove preselettive svolte nella prima e sesta sessione. In seguito a tale correzione, come è noto, sono state rettificate le soglie di ammissione (nuovo punteggio di 31,7 per F/MG).
Tuttavia, la Commissione afferma ragionevolmente che l’esclusione di 171 candidati, cui era stata comunicata l’ammissione alle prove scritte, comporta la lesione di «aspettative legittime che hanno determinato inevitabilmente, da parte di tali candidati, scelte di vita di rilievo (studio materie di esame del presente concorso, con esclusione di eventuali altre opportunità)».
Per queste ragioni la Commissione d’esame ritiene opportuna la non esclusione dei 171 candidati che, per mero errore matematico, risulterebbero non più idonei, chiedendo alla Commissione Ripam una decisione sul punto.
In seguito, è nota a tutti la decisione della Commissione Ripam che, a distanza di 4 mesi dalla redazione del verbale in commento, ha deciso di rettificare la graduatoria escludendo i 171 candidati idonei.
Il comportamento adottato dall’Amministrazione è assolutamente irragionevole e merita di essere annullato dinnanzi il TAR del Lazio.
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A tal proposito, abbiamo attivato un ricorso collettivo al costo di 300 €.
A ben vedere, infatti, lo strumento del ricorso collettivo è assolutamente idoneo a raggiungere lo scopo di far annullare la decisione della Commissione Ripam, limitatamente all’esclusione dei 171 candidati.
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Viceversa, consigliamo la proposizione di un ricorso di tipo individuale per i casi di contestazione di domande errate a cui si aggiungeranno le censure sulla decisione di rettifica.

[/vc_column_text][vc_text_separator title=”TERMINE DI ADESIONE” color=”sky” style=”shadow” border_width=”2″][vc_column_text]Il termine per aderire al ricorso collettivo è venerdì 17 luglio 2020.

Per il ricorso individuale il termine è di 60 giorni decorrenti dal giorno dell’esclusione. Tuttavia, anche nel caso del ricorso individuale, si consiglia di conferire il mandato entro luglio, in modo da ottenere un’udienza cautelare prima dell’espletamento delle prossime prove scritte.[/vc_column_text][vc_message icon_fontawesome=”fa fa-envelope-o”]

Per scaricare i moduli di adesione clicca qui

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