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Scorrimento graduatorie e forze armate: il nostro approfondimento

forze-armateScorrimento graduatorie e forze armate: il nostro approfondimento

Dallo scorso anno, lo studio legale Leone è sceso a fianco di tutti gli idonei e vincitori di concorsi pubblici che da tempo attendono, ancora, una chiamata per essere assunti. La tutela dei diritti di questi soggetti si è tradotta, concretamente, in una vera e propria campagna, #IOMERITO, volta a trasformare le attuali graduatorie vigenti (che in virtù del decreto D’Alia scadranno tutte il 31.12.2016) in graduatorie “ad esaurimento”, ossia in graduatorie prive di una “scadenza” predeterminata e dalle quali, finché vi saranno idonei, l’Amministrazione dovrà attingere per soddisfare il fabbisogno d’organico.

Nel focus odierno analizziamo il problema dello scorrimento delle graduatorie nel settore delle forze armate.

Scorrimento graduatorie e forze armate: la pronuncia CdS 4332/2015

Con tale pronuncia, il Consiglio di stato ha ribaltato il risultato ottenuto innanzi al Tar del Lazio, che riconosceva l’esigenza che anche nel comparto forze armate si procedesse, per le nuove assunzioni, con lo scorrimento delle graduatorie vigenti.
Ciò in virtù non tanto della diretta applicabilità del cd. Decreto D’Alia, bensì alla luce del complesso normativo e della ratio che ha portato all’introduzione del suddetto decreto. Il Tar del Lazio, facendo richiamo alla decisione 11/2014 resa dall’Adunanza Plenaria, ha ravvisato nel favor dell’ordinamento per lo scorrimento delle graduatorie preesistenti, un elemento comune all’attività amministrativa di qualsiasi ente, anche di quelli del comparto Forze Armate, nonostante per queste ultime siano dettate delle discipline specifiche che, spesso, derogano le disposizioni di carattere generale.
Il Consiglio di Stato, invece, si è mostrato di differente avviso ed ha anzi precisato come la stessa Adunanza Plenaria abbia sancito che “la riconosciuta prevalenza delle procedure di scorrimento non è comunque assoluta e incondizionata. Infatti, sussistono delle ipotesi in cui è pienamente giustificabile la scelta di procedere all’indizione di una nuova procedura concorsuale, in luogo dello scorrimento delle graduatorie pregresse: in tali fattispecie, l’Adunanza Plenaria afferma il ridimensionamento dell’obbligo motivazionale.”

Ed anzi, laddove speciali disposizioni legislative impongano una cadenza periodica del Concorso, collegata anche a meccanismi di periodica progressione nelle carriere, sussiste un obbligo per la Pubblica Amministrazione di bandire una nuova procedura selettiva, in assenza di specifiche ragioni di opportunità per l’assunzione degli idonei collocati in graduatorie preesistenti. Lo scorrimento delle graduatorie in questi specifici campi viene, inoltre, individuato quale soluzione inopportuna e contraria ad esigenze di interesse pubblico.

Restano, comunque, escluse da tale meccanismo le assunzioni straordinarie, utili nei casi di esigenze sopravvenute ed immediate, per le quali occorre procedersi allo scorrimento delle graduatorie.

Il Collegio ha poi continuato la sua argomentazione precisando che “per quanto concerne il reclutamento delle Forze Militari […]non incombe sull’Amministrazione un obbligo primario di procedere allo scorrimento delle graduatorie preesistenti, in luogo dell’indizione di un nuovo concorso per la copertura di determinati profili professionali.” Il Collegio ritiene inoltre che dalla lettera dell’art. 635 del codice dell’ordinamento militare emerga l’obbligo di provvedere, con cadenza annuale, alla bandizione di un uovo concorso per il reclutamento di personale, contestuale alla perdita di efficacia annuale delle graduatorie.

Ciò è giustificato dall’esigenza di verificare l’attualità del possesso dei requisiti legati all’età ed all’idoneità psicofisica.

Il concorso per lo scorrimento delle graduatorie GdF

La giurisprudenza del Consiglio di Stato ha quindi negato l’illegittimità dei nuovi concorsi a discapito dello scorrimento delle graduatorie.

Ciò non significa, però, che l’indizione di un nuovo concorso sia la scelta più efficiente che le Forze Armate possano effettuare, né tantomeno l’unica.

Non vi è, infatti, nel nostro ordinamento alcuna previsione specifica che impedisca lo scorrimento delle graduatorie.

La giurisprudenza del Consiglio di Stato ha ancorato l’esigenza di procedere con nuovi concorsi all’esigenza dell’attualità dei requisiti psico-fisici per l’accesso alle forze armate. In tal modo però risultano lesi coloro che, nei precedenti concorsi, abbiano dimostrato la propria idoneità pur senza risultare vincitori.

GuardiaFinanzaUna soluzione alternativa è quella proposta dalla Guardia di Finanza che ha indetto un Concorso per il reclutamento straordinario di 400 allievi finanzieri per l’anno 2016, il cui bando è stato pubblicato con la Gazzetta Ufficiale del 3 giugno 2016. Il reclutamento avverrà per scorrimento di preesistenti graduatorie facenti riferimento a concorsi del 2010, 2011 e 2012. Lo scorrimento delle graduatorie, in tal caso, avverrà con delle modalità particolari: gli idonei, infatti, saranno sottoposti a visita medica per verificare l’attualità dei requisiti di idoneità fisica e psicologica richiesti per la copertura dei posti messi a bando.

Una soluzione come quella proposta dalla Guardia di Finanza riesci quindi a bilanciare tutte le esigenze in gioco:

– Da un lato viene garantito il diritto allo scorrimento delle graduatorie, diritto che sempre più nel nostro ordinamento trova riconoscimento e tutela;

– Dal punto di vista delle peculiari esigenze della necessaria attualità dei requisiti di idoneità (che giustifica lo speciale regime cui è rimesso il reclutamento per le forze armate) si prevede un meccanismo che permetta di comprovare la sussistenza del possesso dei requisiti necessari da parte degli idonei; questa soluzione, inoltre, permette un maggiori rispetto dei principi di efficienza ed economicità dell’attività amministrativa, sanciti dalla nostra Carta Costituzionale.

Per informazioni, segui il nostro gruppo Facebook o scrivi a “Raccontaci il tuo caso”.

Lo studio legale si è attivato per far partire un esposto per chiedere alla Commissione Europea di avviare una procedura d’infrazione nei confronti dello Stato Italiano per l’avvenuta violazione dei principi del Trattato europeo, che impongono agli Stati membri il rispetto del vincolo di bilancio (sulla procedura d’infrazione clicca qui). L’esposto verrà avanzato da tutti coloro che hanno già aderito alla diffida e da tutti coloro che, entro il 18 giugno, faranno pervenire la loro adesione. Possono partecipare all’azione tutti i vincitori e gli idonei di graduatorie a tempo indeterminato ancora valide (anche interne), escluse le progressioni economiche (Clicca qui per aderire alla diffida). 

Per tutelarti al meglio, scarica il nostro Manuale di Sopravvivenza.

 

12/04/2022

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