Esclusione percorso Indire: il limite dei 120 giorni è illegittimo!

Percorsi INDIRE e titolo estero di sostegno: l’esclusione per chi presenta domanda dopo il 1° febbraio è illegittima

Il decreto interministeriale n. 77/2024, attuativo della Legge n. 106/2024, ha istituito i percorsi formativi INDIRE riservati ai docenti in attesa del riconoscimento del titolo estero per il sostegno. Tali percorsi rappresentano una misura transitoria, in attesa del provvedimento definitivo da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito (MIM).

Tuttavia, il limite dei 120 giorni dalla data di presentazione della domanda – richiesto per poter accedere ai percorsi – sta creando numerose esclusioni e disparità, generando un rilevante contenzioso.

Chi può accedere ai percorsi INDIRE

Secondo il decreto, possono partecipare ai corsi i docenti che:

• hanno presentato domanda di riconoscimento al MIM;
• alla data del 1° giugno 2024:
  – siano trascorsi almeno 120 giorni dalla presentazione della domanda senza provvedimento;
  – oppure abbiano avviato un ricorso giurisdizionale per inerzia amministrativa.

La partecipazione è subordinata alla rinuncia formale alla domanda di riconoscimento, da inviare tramite la piattaforma “Riconoscimento professione docente” (per le istanze digitali) o via PEC (per quelle cartacee).

Diniego del riconoscimento e accesso ai percorsi

Molti docenti hanno ricevuto un diniego definitivo della propria domanda. In questi casi, è possibile accedere al percorso INDIRE, ma solo se:

• il provvedimento di rigetto è stato notificato dopo il 1° giugno 2024;
• alla stessa data erano già decorsi 120 giorni dalla presentazione della domanda.

Un esempio concreto: chi ha inviato l’istanza nel luglio 2021 e ha ricevuto il rigetto nel luglio 2024, potrà comunque accedere al percorso se al 1° giugno erano già trascorsi i 120 giorni.

Verificare le date di presentazione della domanda e di notifica del rigetto è quindi essenziale per determinare il proprio diritto all’accesso.

Come funzionano i corsi

I percorsi formativi sono gestiti da INDIRE o da Università convenzionate e si articolano in:

• 48 CFU per chi non ha un anno di servizio sul sostegno in Italia;
• 36 CFU per chi ha svolto almeno un anno scolastico di insegnamento (180 giorni o dal 1° febbraio agli scrutini finali).

Il nodo critico: l’esclusione percorso INDIRE e la soglia dei 120 giorni

Il vincolo dei 120 giorni – che consente l’accesso solo a chi ha presentato domanda entro il 1° febbraio 2024 – risulta ingiustificato e irragionevole. Chi ha trasmesso l’istanza anche pochi giorni dopo questa data, pur essendo nella stessa situazione giuridica, viene escluso dal percorso.

Questa disparità configura una violazione del principio di eguaglianza sancito dall’art. 3 della Costituzione. La soglia temporale risulta arbitraria e priva di fondamento oggettivo, penalizzando docenti che, come gli altri, attendono una risposta dalla Pubblica Amministrazione.

Come tutelarsi: il ricorso contro l’esclusione percorso INDIRE

Il nostro Studio ha avviato le adesioni a un ricorso collettivo davanti al TAR Lazio, con l’obiettivo di:

• chiedere l’annullamento del limite dei 120 giorni;
• ottenere l’ammissione ai percorsi INDIRE anche per i docenti che hanno presentato domanda dopo il 1° febbraio 2024.

Invitiamo tutti coloro che si trovano in questa condizione a contattarci senza impegno per una valutazione personalizzata del caso.

Inoltre, se la tua domanda è ancora in attesa di risposta, possiamo verificare la possibilità di avviare un’azione per impugnare il silenzio amministrativo!

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