Il Consiglio di Stato annulla la scheda valutativa che attribuiva un giudizio sulle note caratteristiche più basso rispetto a quelli registrati nei periodi precedenti! Il militare aveva infatti ottenuto un giudizio che non rispecchiava le precedenti valutazioni e non teneva conto neanche degli encomi ricevuti. Non ritenendo corretta tale valutazione si è rivolto al nostro Studio per ottenere la dovuta tutela. I giudici del Consiglio di Stato hanno accolto le nostre istanze, respingendo l’appello del Ministero e confermando quanto stabilito dal Tar.
Il Consiglio di Stato, mutando per la prima volta il proprio orientamento e dando ragione al militare ricorrente, ha affermando l’importanza della logicità e della ragionevolezza anche di quei giudizi connotati da ampia discrezionalità, ritenendo inoltre necessaria una maggiore trasparenza nell’adozione di valutazioni che si fondano più su sensazioni superficiali del compilatore di turno, piuttosto che su dati oggettivi emergenti dalla carriera del militare. Una valutazione negativa, naturalmente, avrebbe comportato gravissime conseguenze nei confronti del militare giudicato che, oltre a subire il biasimo di una valutazione ingiusta, sarebbe stato privato anche della possibilità di proseguire la propria progressione di carriera.
Questa importante sentenza pone dunque fine all’era dei giudizi caratteristici ritenuti sinora “verdetti” incontestabili e impone alla Pubblica amministrazione l’obbligo di motivare, mediante puntuali riferimenti alla carriera del soggetto, ogni valutazione caratteristica.
Pertanto, chiunque ottenga una valutazione in contrasto con il proprio iter professionale può contestare il giudizio delle note caratteristiche, proponendo ricorso. Per contattare il nostro staff legale, invia una mail a [email protected]
21/04/2022
