La legge n. 213 del 30 dicembre 2023 ha introdotto il cosiddetto “Bonus mamma” ovvero l’esonero della contribuzione previdenziale, fino a un massimo di 3000 euro annui, per le lavoratrici madri della Pubblica Amministrazione.
Chi gode del bonus mamma?
Le categorie avvantaggiate dal bonus mamma sono:
– lavoratrici madri di tre o più figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 e fino al mese di compimento del diciottesimo anno di età del figlio più piccolo;
– lavoratrici madri di due figli, con rapporto di lavoro dipendente a tempo indeterminato, per i periodi di paga dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024 e fino al mese del compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo (in via sperimentale).
Le lavoratrici del comparto scuola non hanno bonus mamma!
Il bonus mamma, purtroppo, lascia esclusa un’importante fetta di madri lavoratrici del comparto scuola (docenti, personale Ata ed educativo) con due o tre figli che abbiano un rapporto di lavoro a tempo determinato di qualsiasi durata.
Tale illegittima esclusione dal bonus mamma determina una gravissima disparità di trattamento, che colpisce ancora una volta le madri lavoratrici che, proprio in ragione del loro rapporto di lavoro precario, necessiterebbero di una maggiore tutela ed attenzione.
Pertanto, è possibile proporre ricorso collettivo per l’ottenimento del cd. “bonus mamma”.
Possono partecipare al ricorso: docenti, personale ATA ed educativo con contratto a tempo determinato.
CONTATTACI! Aiutaci a difendere i tuoi diritti.
30/04/2024
