Discriminatorio escludere i docenti precari dalla "Carta Docente". Al via il ricorso al giudice del lavoro per ottenere il riconoscimento della carta
Carta docente anche ai docenti non di ruolo
La “Carta Docente” è un sussidio di importo pari a 500 euro previsto per l’aggiornamento e la formazione dei docenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato. Infatti, restano esclusi dalla possibilità di usufruire di tale bonus una grande fetta di docenti, i supplenti, cioè quei docenti precari che sono comunque docenti ma hanno dei contratti a termine.
Numerosi Tribunali del Lavoro si sono espressi favorevolmente in merito al riconoscimento della “Carta Docente” anche ai docenti precari non di ruolo. Di recente, il Consiglio di Stato si è pronunciato positivamente, e ha ritenuto discriminatoria e non conforme al principio di parità di trattamento, ai fini dell’attribuzione della “Carta Docente”, la distinzione tra docenti precari e docenti di ruolo.
Sussiste anche una violazione della Carta Costituzionale. La lesione di alcuni principi costituzionali emerge da una recente sentenza di merito del Tribunale di Foggia in cui si afferma che: “tale sistema viene a collidere con le disposizioni costituzionali degli artt. 3, 35 e 97 della Costituzione sia sotto il profilo della discriminazione a danno dei docenti non di ruolo sia per la lesione del principio di buon andamento della P.A., scontrandosi con l’esigenza del sistema scolastico di far sì che sia tutto il personale docente (e non solo quello di ruolo) a poter conseguire un livello adeguato di aggiornamento professionale e di formazione, onde garantire la qualità dell’insegnamento complessivo fornito agli studenti”, nonché del Tribunale di Prato, sempre in funzione del giudice del lavoro (sentenza n. 68 del 5 aprile 2023).
Sul punto è, da ultimo, intervenuta anche la Corte di Cassazione con la sentenza n. 29961 del 27 ottobre 2023, che ha rafforzato il principio secondo cui il diritto di tutto il personale docente di ruolo e non di ruolo (con contratto sino al 30 giugno o sino al 31 agosto) ad avere assegnata la carta docente, sanando così una inaccettabile discriminazione nei confronti di lavoratori che assolvono gli stessi compiti istituzionali.
Tutti i docenti precari, non in ruolo, con almeno un’annualità di servizio possono, pertanto, tutelare la propria posizione in giudizio proponendo apposito ricorso al giudice del lavoro al fine specifico di ottenere il riconoscimento della “Carta Docente”.
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09/02/2024
