Sì alle prove suppletive per i candidati che sono impossibilitati a presenziare alle prove di concorso per quarantene covid.
La mancata previsione di prove suppletive per la partecipazione a un concorso in relazione all’emergenza epidemiologica da Covid-19 appare illogica ed irragionevole, in quanto il principio di contestuale svolgimento delle prove va sicuramente in secondo piano rispetto alla tutela del diritto dei concorrenti a partecipare a un pubblico concorso al quale non abbiano potuto partecipare per causa di forza maggiore consistente in provvedimenti adottati per motivi sanitari e diretti a tutelare la pubblica incolumità e salute.
Le nostre sentenze hanno fatto giurisprudenza e portato i vari Tar a concordare sulla tutela del favor partecipazionis nei confronti di tutti quei soggetti che non hanno liberamente scelto di non partecipare a una prova di concorso, ma vi sono stati costretti al fine di rispettare tutte le norme dettate per il contenimento dell’epidemia da Covid19 – sia che fossero in quarantena perché positivi, sia perché affetti da sintomi febbrili e influenzali o in quarantena per la positività di un congiunto, condizione comunque ostativa per la partecipazione alla procedura concorsuale.
I giudici hanno accolto i nostri ricorsi obbligando le amministrazioni a organizzare prove suppletive, ad esempio per il Concorso Straordinario scuola o in altre procedure concorsuali, per tutti quei candidati in quarantena Covid, ritenendo dunque “necessario disporre l’ammissione di tutti ricorrenti ad una sessione suppletiva d’esame, atteso che la misura cautelare è necessaria per scongiurare il pregiudizio irreparabile per non avere potuto gli odierni ricorrenti partecipare alla sessione d’esame prefissata per i giorni (…), in quanto oggettivamente impossibilitati; tenuto conto del permanere dello stato di emergenza sanitaria…”.
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20/07/2022
