Pubblicato lo scorso 25 febbraio il bando di concorso pubblico, per titoli ed esami, per 300 vigili del fuoco. Secondo il nostro Studio legale, il bando presenta diverse illegittimità e può essere impugnato.
Innanzitutto, il bando fissa il limite di età a 26 anni, ma non prevede l’elevazione ex art. 2049 del codice dell’ordinamento militare prevista in favore dei militari e pari al servizio prestato per un periodo non superiore ai 3 anni.
Trattandosi di amministrazione civile, tale norma avrebbe dovuto essere applicata con ogni conseguente beneficio in favore degli ex militari, che invece, ad oggi, pur avendo svolto diversi anni di servizio militare, non possono godere di alcuna elevazione e si trovano illegittimamente esclusi dalla partecipazione al concorso.
Inoltre, il bando prevede una seconda illegittimità relativa al tempo di maturazione del titolo di studio richiesto per partecipare alla selezione, ovvero il diploma. Possono partecipare solo coloro che hanno maturato il requisito entro il termine di presentazione delle domande. Tale clausola di fatto esclude una fetta dei soggetti che anagraficamente potrebbero partecipare in quanto maggiorenni, ma che conseguiranno il diploma entro l’inizio dell’estate.
Analogamente a quanto accade per diversi concorsi di forze armate e di polizia, il bando avrebbe dovuto prevedere la possibilità per i maturandi di iscriversi con riserva di conseguimento del titolo, prima della conclusione della procedura concorsuale (ovvero entro il termine di valutazione dei titoli).
Se sei un militare e hai superato i 26 anni, o se conseguirai il diploma entro l’estate e desideri partecipare al concorso per 300 vigili del fuoco, clicca su INIZIA e compila il form per essere ricontattato dal nostro staff legale!
20/04/2022
