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Concorsone Docenti 2016, focus sulle irregolarità delle prove pratiche

Concorsone Docenti 2016, focus sulle irregolarità delle prove pratiche

Concorso Docenti 2Continuano i nostri approfondimenti in merito alle possibili irregolarità delle fasi che hanno preceduto le prove orali del Concorsone 2016.

Quest’oggi analizzeremo un interessante aspetto inerente le prove pratiche.

Concorsone Docenti 2016, le strumentazioni necessarie.

ScuolaTra le varie segnalazioni pervenuteci, infatti, è emerso come non sempre siano state rispettate le regole dettate con l’Allegato A del DM 95/2016, riportante i programmi e le modalità di svolgimento delle prove per la varie classi di concorso.

Nella quasi totalità dei casi era infatti previsto che tutti i materiali per l’espletamento della prova sarebbero stati forniti ai candidati dalle Commissioni Esaminatrici. La ragione di tale previsione è di facile intuizione: nell’ambito di un concorso pubblico è necessario assicurare che tutti i candidati sostengano la prova nelle medesime condizioni ed utilizzando le medesime strumentazioni, e ciò al fine di evitare che alcuni candidati possano trovarsi avvantaggiati rispetto ad altri, o perché forniti di strumentazioni più sofisticate o perché forniti di più strumenti rispetto agli altri.

In concreto, però, ci è stato segnalato che, per l’espletamento di moltissime prove pratiche, i candidati siano stati invitati, con sole 24 ore di anticipo, a munirsi della strumentazione necessaria per lo svolgimento delle prove.

Questo elemento da solo però non basta a dar prova della disparità di condizioni nell’espletamento della prova tra i vari candidati. In alcuni casi, infatti, le commissioni esaminatrici hanno sottoposto la strumentazione portata da ciascun candidato, sottraendo loro quegli strumenti che potessero essere ritenuti superflui o non necessari per lo svolgimento della prova.

Non sempre però ciò si è verificato. In quest’ultimo caso, pertanto, non c’è stata alcuna garanzia di parità delle condizioni di espletamento della prova tra i vari candidati.

Concorsone Docenti 2016, il rispetto dell’anonimato

Scuola inserimento in GAETra le altre segnalazioni pervenuteci, alcune riguardano il possibile mancato rispetto del principio dell’anonimato.

Ciò in quanto per l’espletamento di alcune prove pratiche ai candidati sono stati forniti dei fogli protocollo differenti tra loro.

In alcuni casi vi erano fogli timbrati e fogli sprovvisti del necessario timbro ministeriale.

In altri casi vi erano fogli di dimensioni differenti tra loro.

Differenze di questo tipo possono rendere le prove di alcuni candidati tracciabili, e quindi andare a violare il necessario anonimato che deve caratterizzare qualsiasi procedura pubblica di selezione.

Ma c’è di più, in alcuni casi ci è stato segnalato che i membri delle Commissioni Esaminatrici hanno richiesto ai candidati di apporre la propria firma all’esterno della busta iconografata.

Questo è in totale contraddizione con quanto disposto dal Ministero nelle linee guida per l’espletamento delle prove, le quali prevedono che siano i Commissari o i membri del Comitato di Vigilianza ad apporre le proprie firme al di fuori delle buste, al fine di certificare la regolarità della procedura di consegna, e non i candidati.

Firmare la busta contenente gli elaborati, in concreto, significa associare un nome ed un cognome a quel determinato elaborato, violando, di fatto, il principio dell’anonimato.

Articolo a cura del Dott. Marco Cassata

07/09/2016

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