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Disabili e concorsi: illegittimo il requisito della disoccupazione al momento dell’assunzione

Il nostro Studio ha ricevuto decine di richieste da parte di candidati dei concorsi riservati alle categorie protette, che vengono esclusi perchè non in possesso del requisito della disoccupazione.

Illegittimo il requisito della disoccupazione al momento dell’assunzione

Il requisito della disoccupazione, come presupposto richiesto per l’accesso dei disabili alla riserva di posti messi a bando da un concorso pubblico,  è stato introdotto dalla Legge 114/2014, in particolare l’art.25 comma 9 bis ha eliminato dall’art 16 della L. n. 68/99 l’inciso “anche se non versino in stato di disoccupazione”, volendo così privilegiare i disabili che si trovano in stato di disoccupazione.
 
Tale modifica risulta, però, tanto discriminatoria quanto irragionevole perché crea la paradossale situazione di “costringere” il lavoratore disabile che, nelle more della definizione della procedura concorsuale ha trovato un posto lavoro, a rinunciare allo stesso senza, peraltro, avere la certezza di superare il predetto concorso ed essere così assunto.
 
Il nostro Studio, infatti, riceve decine di richieste da parte di candidati dei concorsi riservati alle categorie protette, che vengono esclusi perchè non in possesso del requisito della disoccupazione. 
 
Molteplici sono le disposizioni poste a tutela dei disabili e volte a incentivare l’immissione degli stessi nel mondo del lavoro, prima fra queste la Direttiva Europea 2000/78/CE ratificata con legge legge n. 18/2009 la quale all’art. 27 “vieta la discriminazione fondata sulla disabilità per tutto ciò che concerne il lavoro in ogni forma di occupazione, in particolare per quanto riguarda le condizioni di reclutamento, assunzione e impiego, la continuità dell’impiego, l’avanzamento di carriera e le condizioni di sicurezza e di igiene sul lavoro”, e ancora la Carta dei diritti fondamentali dell’UE e non per ultima la nostra Costituzione.

La pronuncia del Tar Sicilia

Anche il Tar Sicilia (con sentenza del 29 luglio 2022) si è pronunciato sulla questione, chiarendo che le disposizioni della Legge n. 68/1999 non impongono un obbligo per la PA di imporre – quale requisito di partecipazione a un concorso – il perdurare sine die dell’iscrizione all’elenco di cui all’art. 8, co. 2, L. n. 68/1999, atteso che tale requisito risulta funzionale «alla riserva dei posti» di cui al visto art. 7, co. 2, L. n. 68/1999, che va, inevitabilmente, individuata a monte della procedura concorsuale, e non certo a valle della stessa. Senza peraltro considerare che una simile interpretazione colliderebbe inevitabilmente con la finalità dichiarata della suddetta legge, che è quella della «promozione dell’inserimento e della integrazione lavorativa delle persone disabili nel mondo del lavoro attraverso servizi di sostegno e di collocamento mirato» (art. 1, co. 1, L. n. 68/1999), la quale sarebbe quantomeno dequotata allorché il possesso del suddetto requisito divenisse oggetto di una valutazione in chiave diacronica, peraltro dipendente dall’imprevedibile durata della procedura concorsuale.
 
Peraltro, l’art. 16, co. 2, L. n. 68/1999 prevede che i disabili che abbiano partecipato ai concorsi presso la PA, possono essere assunti «ai fini dell’adempimento dell’obbligo di cui all’art. 3» della L. n. 68/1999 anche «oltre il limite dei posti ad essi riservati nel concorso». Il Tar, sul punto, chiarisce che tale previsione ha il fine di “assicurare l’effettivo rispetto della quota di riserva all’interno della compagine amministrativa, che potrebbe richiedere – per differenti ragioni – l’assunzione di un numero più elevato di lavoratori disabili rispetto a quello originariamente programmato“.
 
Il Tar ha dunque accolto il ricorso proposto da due candidati che erano stati esclusi da una procedura concorsuale interamente riservata agli appartenenti alle categorie protette, in quanto non più iscritti negli elenchi di disoccupazione di cui all’art. 8,L. n. 68/1999, e li ha quindi ammessi al prosieguo della procedura concorsuale.
 
Se anche tu, quindi, hai subito lo stesso pregiudizio, o hai dubbi e/o perplessità sul possesso del requisito della disoccupazione per la partecipazione ai concorsi pubblici in qualità di appartenente alle categorie protette, puoi contattare il nostro team di esperti legali, pronti fornirti assistenza in materia.  
 

Quali sono le categorie protette?

Rientrano nelle categorie protette i lavoratori che possono godere delle tutele della Legge 68 che li agevola nell’inserimento nel mercato del lavoro. Tale Legge, in particolare, obbliga i datori di lavoro a riservare una parte dei posti disponibili ai lavoratori appartenenti alle categorie protette.  

Appartengono a una categoria protetta tutti coloro che sono in possesso delle seguenti caratteristiche:

  • in età da lavoro con minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali ed i portatori di handicap intellettivo, in possesso d’invalidità (riduzione della capacità lavorativa) superiore al 45%;
  • gli invalidi del lavoro, con un grado di invalidità, accertato dall’Inail, superiore al 33%;
  • i ciechi assoluti o le persone con un residuo visivo non superiore a 1/10 a entrambi gli occhi;
  • i sordomuti, cioè le persone colpite da sordità sin dalla nascita o prima dell’apprendimento della parola;
  • titolari di assegno di invalidità civile, per accertamento da parte dell’Inps di una riduzione permanente a meno di 1/3 della capacità lavorativa;
  • gli invalidi di guerra, gli invalidi civili di guerra e gli invalidi per servizio con minorazioni ascritte dalla 1° all’8° categoria.

Sono tutelate, ma con agevolazioni differenti, anche le seguenti categorie:

  • orfani e coniugi superstiti dei lavoratori deceduti per causa di lavoro, guerra o servizio, o per l’aggravarsi dell’invalidità derivante da tali cause;
  • coniugi e figli di grandi invalidi di guerra, di servizio o di lavoro;
  • profughi italiani rimpatriati;
  • familiari delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata.

Il nostro studio legale è da anni in prima linea per garantire ai candidati tutela avverso le ingiustizie che possono derivare dai concorsi pubblici. Come sempre, siamo pronti a difendere i vostri diritti. Clicca su INIZIA e compila il form per fare la tua segnalazione o essere ricontattato dal nostro staff legale specializzato!



17/03/2023

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