Licenziamenti da Gae: in questi giorni il Ministero sta procedendo a licenziare migliaia di docenti in possesso del diploma magistrale ante 2001, precedentemente assunti dalle Gae a seguito di un provvedimento cautelare positivo del Tar Lazio.
Assunzioni da Gae, cosa è successo?
Anni fa, alcuni docenti in possesso del diploma magistrale ante 2001/2002 non erano stati ammessi nelle Gae, Graduatorie ad esaurimento. Ritenendo ingiusta la loro esclusione, hanno proposto ricorso e, con provvedimento cautelare, sono stati ammessi, in quanto in possesso di un titolo abilitante. Tali docenti, dopo aver superato l’anno di prova, sono stati assunti a tempo indeterminato.
Ora, l’Adunanza Plenaria è intervenuta dichiarando l’illegittimità del loro inserimento in Gae e la conseguente esclusione dall’intera procedura. In alcuni casi, il contratto a tempo indeterminato è stato trasformato in determinato e non più rinnovato, per altri invece è arrivato il licenziamento in tronco. In entrambi i casi, la risoluzione del rapporto di lavoro è illegittima e quindi impugnabile.
Licenziamenti da Gae illegittimi
Il licenziamento fa seguito all’adeguamento da parte del Tar Lazio e del Consiglio di Stato all’indirizzo inaugurato con dall’Adunanza Plenaria nella Sentenza con la quale la stessa si è espressa negativamente sull’inserimento in Gae dei diplomati magistrali. A seguito di tali decisioni, in particolare, i docenti interessati hanno subito un nuovo depennamento dalle Gae di interesse, cui ha fatto seguito in migliaia di casi il licenziamento.
Ebbene, tale licenziamento è illegittimo e può essere impugnato da tutti i docenti che, già in ruolo da diversi anni, hanno superato anche l’anno di prova, maturando così un legittimo affidamento sulla stabilizzazione della propria posizione lavorativa.
Inoltre, l’adozione di provvedimenti di licenziamento determina un’evidente discriminazione tra coloro che erano riusciti già ad ottenere una stabilizzazione in virtù di sentenze passate in giudicato precedentemente alla pronuncia dell’Adunanza Plenaria e coloro che, invece, hanno instaurato giudizi conclusisi successivamente al suo intervento.
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26/06/2023
