Per le attività di ricerca, i diplomi di specializzazione medica sono equiparati a quelli di area "non medica"
Equiparazione diplomi di specializzazione medica e non medica
Per le attività di ricerca, i diplomi di specializzazione medica sono equiparate a quelli di area “non medica”: è quanto chiarito dai Giudici amministrativi, che sul punto, infatti, hanno precisato che riguardo alle scuole di specializzazione ad accesso riservato ai “non medici” (specializzazioni di area sanitaria), “vi è – nell’ambito degli attuali assetti della formazione e della pratica medico-sanitaria – un oggettivo spazio di possibile sovrapposizione di competenze fra plurimi settori e correlati ambiti specialistici” (Tar Puglia, Sez. II, sent. n. 1188/2022 ).
Secondo il TAR, infatti, la distinzione rispetto alle specializzazioni mediche rileva “per soli fini organizzativi […] e non ai di diversi fini dell’attività di ricerca“; ciò in quanto, per le attività di ricercatore è necessario selezionare i candidati più meritevoli in un allargato ambito di formazione ed educazione, operando una valutazione circa la coerenza del profilo con gli specifici settori scientifico disciplinari, “in una logica di interscambiabilità dei saperi e dei percorsi formativi“.
Secondo i Giudici, quindi, le specializzazioni di cui al Decreto Interministeriale Miur n. 716/2016 (tra cui, ad esempio, Microbiologia e Virologia, Farmacologia, Scienza dell’alimentazione o Chimica) possono essere equiparate, per i concorsi da ricercatore universitario e nei limiti della coerenze con le attività di ricerca da svolgere, alle specializzazioni di area medica.
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05/12/2022
