No alle leggi speciali, sì alla creazione di un data base per uniformare domande e giudizi delle commissioni. Pubblicate le Linee guida della Commissione centrale forniscono le ultime indicazioni in vista dell’esame avvocato, che partirà dal prossimo 20 maggio.
In pratica, i quesiti della prima prova a cui dovranno trovare una risposta i circa 26.000 candidati, per quanto riguarda il civile e il penale, non potranno avere per oggetto casi regolati da leggi speciali. Per il civile, inoltre, si escludono i Libri V e VI, ma anche il diritto del lavoro, commerciale e processuale civile.
Nel caso un candidato scelga il diritto amministrativo, i quesiti verteranno soprattutto sui principi fondamentali e sulle fattispecie di diritto sostanziale e processuali. Il riferimento è alla legge n. 241 del 1990, al Dpr 380 del 2001, ai decreti legislativi 42/2004, 152/2006104 /2010,33/2013, 50/2016.
Un’altra importante novità riguarda la creazione di un data base da cui estrarre le domande individuali da porre ai candidati, per garantire un’omogeneità di trattamento e valutazione dei candidati suddivisi tra le varie commissioni. Non è però specificato se tale data base sarà reso pubblico o meno prima della prova e se alla sua formazione parteciperanno tutte le commissioni, coordinate da una commissione specifica di elevata competenza.
I nodi da sciogliere sono comunque ancora tanti e, da una prima lettura delle Linee Guide, sembra che l’esame risulti essere ancora più complicato, soprattutto in virtù del fatto che il tempo per predisporre il tutto è davvero poco.
Il nostro staff legale, in queste ore, sta approfondendo il testo e nei prossimi giorni pubblicheremo ulteriori approfondimenti sul nuovo esame avvocato, cercando di evidenziare le criticità e aiutare i praticanti ad affrontare al meglio le prove.
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22/04/2022
