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Medicina: test di settembre anche per gli immatricolati con riserva?

test_medicinaIl prossimo 8 settembre si svolgeranno i nuovi test d’ammissione alla facoltà di Medicina e, in questi giorni, la domanda che ci viene posta maggiormente è: chi si è immatricolato con riserva dovrà rifare il test?

Proviamo innanzitutto a fare un pò di chiarezza sullo “status” dei ricorrenti.

Gli immatricolati con “riserva” sono a tutti gli effetti degli studenti come gli altri. Hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri dei propri colleghi di corso con un unica grande differenza: la loro iscrizione diverrà definitiva alla conclusione del processo. Ad oggi, infatti, le immatricolazioni in sovrannumero sono state eseguite in virtù di un’ordinanza cautelare che, nel nostro processo amministrativo, rappresenta un provvedimento ancora interlocutorio. La conclusione del giudizio si ha, difatti, solo con la celebrazione della seconda udienza (chiamata udienza pubblica di merito) all’esito della quale viene emessa la sentenza definitiva con lo scioglimento della riserva (solitamente dallo svolgimento dell’udienza alla pubblicazione della sentenza passano un paio di mesi).

esordio-in-corsia-per-gli-studenti-della-facolta-di-medicina-149011Tanti nostri ricorrenti hanno già ottenuto una sentenza definitiva positiva e, pertanto, non hanno nessun interesse a ripetere il test di settembre. Discorso differente per coloro i quali non hanno ancora ottenuto la pubblicazione della sentenza o, ad oggi, aspettano la celebrazione dell’udienza di merito.

A questo punto che fare? Non ripetere il test perchè fiduciosi del buon esito finale del ricorso o, di contro, partecipare ugualmente alla selezione di settembre per non privarsi di alcuna chance?

La nostra risposta è chiara: è consigliabile che tutti gli immatricolati con riserva partecipino al test di settembre.

Tale consiglio non deve essere interpretato negativamente. Noi siamo convinti che tutti i nostri ricorsi (come già sta avvenendo da mesi) avranno un esito positivo ma, conoscendo bene il nostro lavoro, siamo consapevoli che un risultato processuale certo non è mai assicurabile al 100%.

Rifare il test (attenzione il termine di iscrizione dovrebbe scadere lunedì), infatti, non compromette il ricorso e consente ai ricorrenti di ottenere, in caso di successo, la certezza di una iscrizione senza riserva.

Il test, tra l’altro, può essere fatto nella stessa sede dove si è già iscritti con il consequenziale vantaggio che tutte le materie sino ad oggi sostenute potranno essere immediatamente convalidate con la nuova immatricolazione. A ciò si aggiunga che ritentare l’esame d’ammissione può consentire anche la scelta di una università diversa qualora non ci si sia trovati bene in quella sino ad ora frequentata.

Ad ogni modo, qualora il nuovo test non dovesse andare bene non si perderebbe nulla: si continuerebbe a frequentare regolarmente i corsi in attesa della sentenza definitiva.

Riassumendo, rifare il test rappresenta un’opportunità in più che non influenza il ricorso e che, al contempo, consente a tutti i ricorrenti di ottenere sin da subito certezza del proprio futuro accademico.  

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10/12/2015

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