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Scuola, graduatorie di istituto bloccate fino al 2021: al via ricorso e diffida

graduatorie di istitutoIl Consiglio dei Ministri ha approvato ieri il cosiddetto decreto scuola, teso a “contenere gli effetti negativi che l’emergenza epidemiologica COVID-19 sta producendo sul sistema scolastico” mediante la previsione – tra le altre – di misure straordinarie in materia di ordinato avvio dell’anno scolastico 2020/2021.
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Tra le previsioni più rilevanti, si osserva l’art. 2, comma 4, con il quale il Governo avrebbe “bloccato” l’aggiornamento delle graduatorie di istituto previsto dal Decreto salva precari (L. 159/2019) per l’anno scolastico 2020/2021, rinviandolo al prossimo.

Da quanto si legge nella bozza di decreto, tale disposizione prevede, in particolare, che “le procedure di istituzione delle graduatorie provinciali per le supplenze di cui al comma 6 bis dell’articolo 4 della legge 3 maggio 1999, n. 124 e di costituzione delle graduatorie di istituto di cui all’articolo 4, commi 1, 2 e 3, della medesima legge sono attuate nell’anno scolastico 2020/2021 per spiegare efficacia per il conferimento delle supplenze a decorrere dall’anno scolastico 2021/2022. Conseguentemente, nell’anno scolastico 2020/2021, restano valide le graduatorie di istituto attualmente vigenti, ivi compresi i relativi elenchi aggiuntivi, di cui al decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca del 3 giugno 2015 e successive integrazioni, da compilarsi, per la finestra di inserimento relativa all’anno scolastico 2020/21, entro il 31 agosto 2020, anche per i soggetti in possesso del solo titolo di specializzazione sul sostegno. L’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento di cui all’articolo 1, comma 605, lettera c), della legge 27 dicembre 2006, n. 296, avviene nell’anno scolastico 2020/2021, per spiegare efficacia per il triennio successivo, a decorrere dall’anno scolastico 2021/2022”.
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Pertanto, sia l’istituzione delle graduatorie provinciali per le supplenze sia la costituzione delle graduatorie di istituto è posticipata all’anno scolastico 2021/2022, con grande delusione per tutti quei precari che aspettavano da ben tre anni! Infatti, nel disporre tale misura, il Ministero non ha tenuto in considerazione che l’ultimo aggiornamento risale ormai all’a.s. 2017/2018 e che i precari storici, i supplenti, i laureati e i neolaureati saranno costretti ad aspettare un altro anno per poter cominciare a insegnare o per poter cambiare provincia di iscrizione.
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Tale decisione appare invero illegittima, oltre che contraddittoria ed incoerente rispetto al dichiarato fine di introdurre misure tese a garantire l’ordinato avvio dell’anno scolastico 2020/2021, atteso che l’Amministrazione scolastica si troverà comunque a dover fare ricorso ad un numero considerevole di supplenti, per colmare le 120mila cattedre vacanti che si avranno nel prossimo anno scolastico.
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Appare verosimile, infatti, che, anche se i concorsi dovessero essere banditi nei termini prefissati, il Ministero non riuscirà comunque a portare avanti le assunzioni in ruolo.
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Al fine di proteggere i docenti interessati dalle illegittimità perpetrate dal Miur, lo studio legale Leone–Fell offre pro-bono la possibilità di preaderire al ricorso per l’apertura delle graduatorie in questione e di aderire a una diffida da notificare al Ministero dell’Istruzione per l’omessa attuazione delle previsioni contenute nella L. 159/2019 e la conseguente mancata apertura delle graduatorie di istituto.

04/05/2020

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