Nonostante il peso economico derivante dal pagamento della tassa sui rifiuti, non tutti sanno che esistono diversi metodi legali che, con una buona programmazione, consentono di risparmiare annualmente parecchio denaro. Vediamo come fare.
Il primo adempimento formale è quello della denuncia.
Denunciare significa portare a conoscenza dell’Ente locale fatti e circostanze dallo stesso ignorate: il Comune, infatti, non conosce né può conoscere le circostanze particolari che caratterizzano il nostro immobile e sta a noi informarlo presentando una denuncia.
Con questo documento porteremo a conoscenza dell’Ente impositore i motivi per i quali riteniamo di aver diritto ad ottenere una riduzione dell’importo altrimenti dovuto a titolo di TARI.
Il Comune di Palermo, ad esempio, disciplina, con apposito regolamento, diversi casi di riduzione:
1) riduzione del 20% in caso di abitazione con un unico occupante;
2) riduzione del 30% in caso di abitazione tenuta a disposizione per uso stagionale;
3) riduzione del 30% in caso di abitazione rurale occupata da agricoltori;
4) riduzione del 90% della quota variabile per le utenze domestiche che avviano il compostaggio domestico dei propri scarti organici;
5) riduzione del 30% per immobili occupati da giovani coppie che abbiano contratto matrimonio;
6) riduzione del 100% per immobili abitati da un nucleo familiare in cui sia presente un minore in affido.
Questi sono solo alcuni esempi di riduzioni che è possibile ottenere attraverso un’attenta programmazione delle proprie spese.
È bene evidenziare che ogni Comune ha una propria autonomia regolamentare che consente di ampliare o restringere il ventaglio delle agevolazioni previste per far fronte alle esigenze del contribuente.
Risparmiare è possibile!
Per comunicare direttamente con il nostro staff legale invia una mail a [email protected]
26/09/2019