Aveva conseguito il titolo di studi in Serbia e voleva poter spendere la propria laurea abilitante in Farmacia anche in Italia, ma il ministero della Salute le ha comunicato che il riconoscimento del suo titolo sarebbe stato subordinato a una misura compensativa.
Tale misura prevedeva il superamento di una prova attitudinale sulle sottoelencate materie: Tecnologia farmaceutica e Socioeconomia; Legislazione farmaceutica; Farmacologia e farmacoterapia, anche con riferimenti alla chimica farmaceutica. Non ritenendo corretta la richiesta del Ministero, si è rivolta al nostro Studio legale per ottenere la dovuta tutela.
Il nostro staff specializzato in riconoscimento titoli ha così proposto ricorso al Tar per chiedere il riconoscimento del titolo abilitante alla professione di Farmacista, conseguito tramite esame di Stato svolto in Serbia, “ai sensi del D.lgs. n. 206/2007 senza alcuna misura compensativa”.
Secondo i giudici del Tar il ricorso è fondato, “in quanto le materie di cui il Ministero della Salute chiede l’integrazione ai fini del riconoscimento del titolo di Farmacista in esame, in realtà, sono le stesse che, avendo riguardo al piano di studio della Facoltà di Farmacia serba, la ricorrente ha già studiato, sostenendo e superando i relativi esami”. Accogliendo il ricorso, i giudici bacchettano il Ministero, obbligandolo a procedere “ad una rivalutazione della questione – in applicazione dei principi di buona fede, nonché di buona amministrazione, efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa – atteso che nel provvedimento impugnato sembrerebbe non essere stato preso in considerazione il percorso di studi effettivamente seguito dalla ricorrente”.
Chiunque riceva richiesta di illegittime misure compensative può contattare il nostro staff legale, compilando il seguente form:
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16/03/2023
