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559 Allievi Agenti, il report della nostra diretta streaming

559 Allievi Agenti, il report della nostra diretta streaming

GIURAMENTO-AGENTI-POLIZIA-6Lo scorso 27 marzo, gli avvocati Francesco Leone e Simona Fell hanno tenuto un incontro in diretta streaming con i candidati al concorso per il reclutamento di 559 allievi agenti della Polizia di Stato che, a seguito della ripetizione della prova scritta, sono stati esclusi dal prosieguo dell’iter selettivo.

L’incontro ha riguardato l’analisi di tutte le anomalie riscontrate dai candidati in sede concorsuale, che si riassumono di seguito:

  1. Mantenimento dello stesso numero di matricola attribuito in sede di primo espletamento della prova:

Allo staff legale è stato segnalato che i candidati hanno ricevuto al momento dell’iscrizione al concorso (nel 2016) un numero identificativo e che lo stesso è stato utilizzato anche in sede di ripetizione della prova.

Sul punto gli avvocati hanno rilevato che, al fine di garantire l’anonimato della procedura concorsuale, il ministero avrebbe dovuto provvedere all’attribuzione di un nuovo numero di matricola.

  1. Mancata estrazione dei questionari:

l’art.  8 co. 5 del bando, che disciplina la prova scritta del concorso in oggetto prevede testualmente che : “La Commissione estrae, di volta in volta, i questionari da sottoporre ai candidati, tra quelli preventivamente predisposti “….

I candidati hanno segnalato allo studio legale che i questionari non sono stati sorteggiati ma erano già predisposti ed assegnati per ciascuno di essi.

  1. Erroneità dei questionari:

Allo staff legale è stata segnalata la presenza, nei questionari, di domande poco leggibili a causa di errori di stampa e la presenza di più risposte corrette per ciascun quesito. Anche tale elemento è sintomo di illegittimità.

  1. Esibizione della carta di identità dei candidati sui banchi di prova:

Secondo i legali tale pratica, che da quanto riportato è stata posta in essere, non garantisce l’anonimato dei concorrenti, consentendo ai commissari di conoscere l’identità degli stessi durante l’espletamento della prova.

  1. Utilizzo della banca dati “irregolare” da cui era dipeso “con molta probabilità” l’annullamento del primo espletamento della prova scritta:

Il primo espletamento della prova scritta è stato effettuato nel mese di maggio 2016.

Successivamente, la procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma ha aperto un fascicolo contro ignoti rilevando la circostanza per la quale alcuni candidati sarebbero entrati in possesso delle domande (e delle relative risposte) prima dello svolgimento del test e per tale motivo ha chiesto al Ministero dell’Interno di esibire tutti gli atti della procedura concorsuale

Il successivo 12 dicembre, il Ministero dell’Interno per “motivi di pubblico interesse” ha disposto l’annullamento della prova e la reiterazione della stessa.

A seguito dell’espletamento della ripetizione del test selettivo, avvenuta dal 6 all’11 marzo scorsi, degli ignoti hanno inoltrato a diverse testate giornalistiche online, la banca dati che sarebbe stata utilizzata per la formulazione del test del 2016 (e che avrebbe cagionato l’annullamento della prova) e dalla quale sarebbero state estratte anche le domande per la predisposizione dei questionari utilizzati in sede di ripetizione della prova.

Gli avvocati hanno osservato che, se quanto asserito fosse vero, i candidati che erano “illecitamente” in possesso della banca dati in sede di primo espletamento della prova, anche in sede di ripetizione conoscevano già tutte le risposte corrette e ciò potrebbe certamente costituire un valido motivo per chiedere al giudice amministrativo l’annullamento dell’intera procedura concorsuale!

Sul punto si rileva da ultimo che, alla scorsa riunione del 21 marzo tenutasi tra il capo della Polizia Franco Gabrielli e i sindacati di categoria, come si evince dal comunicato della CGIL Polizia, è stato affermato che la banca dati utilizzata è stata la stessa e quindi quella “incriminata”.

Tutte le considerazioni relative all’utilizzo della “vecchia banca dati” potranno essere verificate solo a seguito del riscontro alle istanze di accesso agli atti avanzate dallo staff legale al Ministero competente.

  1. Doppia soglia di sbarramento:

I legali hanno riscontrato l’arbitrario ed irragionevole innalzamento della soglia di idoneità a 7,750/10.

Come ricorderete l’art. 8 del bando di concorso, che disciplina lo svolgimento della prova scritta in esame, da un lato prevede che siano considerati idonei tutti i concorrenti che abbiano totalizzato un punteggio pari o superiore ai 6/10, ma dall’altro fissa un contingentamento dei primi 850 concorrenti collocatisi in graduatoria ai fini del superamento della prova.

Lo staff legale aveva già proposto diversi ricorsi sul punto, ottenendo un parere favorevole da parte del Consiglio di Stato.

  1. Violazione del diritto di “ripensamento” dei candidati:

Agli avvocati è stato chiesto se fosse legittimo impedire ai candidati di modificare le risposte fornite prima dello scadere del tempo di espletamento della prova.

Lo staff ritiene che tale pratica, posta in essere dall’amministrazione, si ponga in contrasto con il generale principio del favor parteciupationis e che quindi, negare ai concorrenti la possibilità di addivenire ad un utile ripensamento, sia illegittima.

  1. Composizione della commissione esaminatrice:

Allo staff legale era stata segnalata la presenza tra i membri della Commissione esaminatrice nominata per la ripetizione della prova, di soggetti che avevano già rivestito la qualità di commissari in sede di primo espletamento della prova.

La superiore circostanza è stata analizzata dallo staff legale che ne ha constatato l’infondatezza.

Ed infatti dai link allegati di seguito può essere contattato che le due commissioni risultano essere composta in maniera differente e quindi legittima.

Commissione 2016: http://www.sicurincitta.it/statics/08/decreto_comm_esam.pdf

Commissione 2017: http://www.poliziadistato.it/statics/10/decreto-commissione-esaminatrice-reiterazione.pdf

Allievi Agenti Polizia di StatoIn conclusione, gli Avvocati Leone e Fell hanno rilevato la necessità di attendere qualche giorno per avere l’esito delle istanze di accesso agli atti avanzate all’Amministrazione dai candidati al fine di verificare con certezza ciascuna delle irregolarità segnalate e proporre un ricorso dinnanzi al giudice Amministrativo chiedendo, a seconda della gravità dei vizi riscontrati, l’accesso alle prove fisiche o addirittura l’annullamento dell’intera procedura concorsuale.

Pertanto, l’appuntamento con i ricorrenti viene rinviato a giorno 6 aprile data in cui presumibilmente lo Studio presenterà, sempre via streaming, la strategia difensiva che vuole porre in essere a difesa dei ricorrenti.

Per qualsiasi informazione invia una mail all’indirizzo [email protected] o compila il nostro form “Raccontaci il tuo caso”.

Avv. Raimonda Riolo
Avv. Raimonda Riolo

 

 

 

Articolo a cura dell’Avv. Raimonda Riolo

14/04/2022

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