Accesso alla II fascia delle GI: il ricorso per gli esclusi

Marzo 2, 2017

Accesso alla II fascia delle GI: il ricorso per gli esclusi

E’ indiscutibile che il livello di specializzazione del dottorato di ricerca sia di gran lunga superiore rispetto a quello acquisito tramite il TFA o addirittura il Pas, il Percorso abilitante speciale, tuttavia ancora oggi, i Dottori di ricerca non sono ritenuti idonei a sostenere un concorso per l’insegnamento, ovvero ad iscriversi alla II fascia delle graduatorie di istituto.

I Dottorati di ricerca, infatti, consistono in tre anni di specializzazione che, per difficoltà e preparazione raggiunta, superano di gran lunga il livello del tirocinio.
Nonostante ciò, i Dottori di ricerca non hanno finora avuto accesso al concorso nazionale a cattedre, e pertanto vengono considerati dal Miur appena idonei per una supplenza breve nella terza fascia della Graduatorie di Istituto.

Accesso alla II fascia delle GI, una incongruenza che non passa inosservata

Tale incongruenza non è passata inosservata al Consiglio di Stato che, con diverse pronunce, ha ammesso i Dottori di ricerca al concorsone a cattedre indetto lo scorso anno.
Per questo motivo, adesso moltissimi docenti non abilitati, ma in possesso del Dottorato di ricerca, chiedono l’equiparazione del titolo, ritenendo ingiusto ed irragionevole frequentare un tirocinio formativo.
Ebbene, nonostante queste pronunce e tenuto conto che il 29 novembre del 2016 il SAESE (Sindacato europeo Scuola ed Ecologia) ha ottenuto dal Parlamento Europeo un provvedimento che equipara il Dottorato di ricerca all’abilitazione per l’insegnamento, oltre al fatto che l’Amministrazione ha più volte annunciato di voler consentire prossimamente un accesso diretto dei Dottori di ricerca al futuro concorso per l’insegnamento, tuttavia ad oggi questi aspiranti docenti rimangono esclusi da tutti i percorsi che consentono la stabilizzazione del rapporto di lavoro.

Accesso alla II fascia delle GI, il decreto dipartimentale

Sta per essere pubblicato il Decreto Ministeriale per l’aggiornamento delle graduatorie di istituto per il triennio 2017/2020.

Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha puntualizzato che sarà dato seguito al rinnovo delle graduatorie di istituto di II e III fascia.

La III fascia che era stata bloccata dalla legge 107/2015 e poi riaperta dal Milleproroghe sarà ancora riaperta per il prossimo triennio.

Tuttavia, ancora una volta saranno esclusi dalla possibilità di essere inseriti nella II fascia delle graduatorie d’istituto, tra i docenti abilitati, anche i dottori di ricerca.
Tale esclusione alla luce della tesi, sposata anche dal Consiglio di Stato, sul confronto tra i percorsi abilitativi (1 anno) ed il dottorato (3 anni), è illegittima.
Pertanto, tutti coloro che non hanno potuto presentare la domanda di iscrizione possono ricorrere, stante il fatto che il sistema telematico non consentiva l’inoltro a coloro che non erano in possesso del titolo abilitante e, fra questi, anche ai dottori di ricerca che non sono stati considerati “abilitati” neanche per questa procedura.
Potranno, altresì, partecipare al ricorso anche coloro che sono stati impossibilitati a conseguire l’abilitazione a causa della mancata organizzazione di TFA e, in particolare, i seguenti docenti:

Docenti diplomati ITP;
Docenti in possesso di diploma AFAM vecchio ordinamento (vale a dire conseguito entro l’anno 2012);
Docenti in possesso di diploma AFAM nuovo ordinamento (vale a dire conseguito dopo l’anno 2012);
I Dottori di ricerca;
Coloro i quali sono in possesso di un diploma di specializzazione (titolo di III ciclo);
I docenti afferenti le nuove classi di concorso istituite con il d.p.r. 19/2016;