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Concorso per 50 prefetti, al via il ricorso per la ricorrezione degli scritti

mmgNon aveva superato lo scritto per la selezione all’Asi, l’Agenzia Spaziale Italiana, ma ritenendo la sua esclusione illegittima ha proposto ricorso. L’amministrazione, infatti, non aveva indicato i criteri per effettuare la selezionené la commissione aveva definito i parametri di valutazione alla prima riunione, così come previsto dal Regolamento per il pubblico accesso. Il Tar ha così accolto il ricorso per difetto di parametrazione.

La stessa situazione si sta verificando al concorso per 50 prefetti, la cui commissione non ha adeguatamente motivato le esclusioni e ha valutato gli elaborati attribuendo un mero voto numero non parametrato ai criteri di valutazione. Per tale ragione, il nostro Studio legale ha attivato un ricorso straordinario, per consentire agli esclusi dalle prove orali di essere riammessi al concorso.

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Il bando Asi recita infatti che “la Commissione, prima di prendere visione della documentazione prodotta dai candidati, deve adottare i criteri e le modalità di valutazione. La valutazione verrà effettuata tramite punteggi numerici e giudizi sintetici sulla base dei criteri generali e di attribuzione dei punteggi resi noti all’interno del bando”. La Commissione solo nel corso della prima riunione del 4 agosto 2016 con riferimento alle prove scritte si è limitata a stabilire che avrebbe tenuto “conto dell’aderenza dell’elaborato alla traccia scelta, della chiarezza espositiva, della capacità di sintesi e completezza descrittiva, della capacità critica nell’affrontare le problematiche proposte, della capacità di valorizzazione funzionalità e applicabilità ai casi concreti”, senza tuttavia adottare sub-criteri utili alla valutazione e all’assegnazione dei punteggi in relazione ai richiamati criteri. Da ciò si evince l’illegittimità del conseguente voto numerico attribuito ai candidati, in quanto insufficiente ad esplicitare le motivazioni del voto numerico assegnato, non comprendendosi quando e perché un elaborato sarebbe stato considerato aderente o meno alla traccia, formulato in modo sintetico ma completo, contenente un’esposizione chiara ma critica.

I giudici amministrativi in precedenza avevano affermato che “Il principio di preventiva fissazione dei criteri e delle modalità di valutazione delle prove concorsuali devono essere stabiliti dalla commissione nella sua prima riunione (o tutt’al più prima della correzione delle prove scritte), deve essere inquadrato nell’ottica della trasparenza dell’attività amministrativa perseguita dal legislatore, il quale pone l’accento sulla necessità della determinazione e verbalizzazione dei criteri stessi in un momento nel quale non possa sorgere il sospetto che questi ultimi siano volti a favorire o sfavorire alcuni concorrenti, con la conseguenza che è legittima la determinazione dei predetti criteri di valutazione delle prove concorsuali, anche dopo la loro effettuazione, purché prima della loro concreta valutazione” (Consiglio di Stato, Sez. VI, 19 marzo 2015 n. 1411).

Per tale ragione il Tar ha accolto il ricorso della candidata e l’ha riammessa al concorso dell’Asi. Viste le recenti vittorie in merito, il nostro Studio legale ha dunque attivato un ricorso straordinario per 50 prefetti.

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12/04/2019

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