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CONCORSO PER VICE ISPETTORE DI P.S.: illegittimo il limite di altezza


polizia-car-8Oltre il limite di eta’ di cui si e’ parlato precedentemente (leggi l’articolo), il Ministero dell’Interno vorrebbe limitare la partecipazione ai concorsi per gli agenti di polizia agli uomini che abbiano una statura inferiore a 1,65 cm ed alle donne al di sotto di 1,61 cm. Ed infatti, il bando pubblicato ieri per il conferimento di 320 posti di allievo vice ispettore del ruolo degli ispettori della Polizia di Stato, esclude dalla partecipazione al concorso coloro che non posseggano i suddetti requisiti fisici. (art. 2, lettera f), n.2 del bando).

In proposito, occorre innanzitutto richiamare la legge del 12 gennaio 2015 n.2, che ha introdotto per l’ammissione ai concorsi per il reclutamento del personale del comparto Difesa e Sicurezza, al posto del previsto requisito dell’altezza, i parametri fisici della composizione corporea, della forza muscolare e della massa metabolicamente attiva. In altre parole si e’ deciso di non precludere l’accesso alle forze armate, alle forze di polizia e al corpo dei vigili del fuoco in ragione della mancanza del requisito dell’altezza minima, consentendo la valutazione dei soggetti in base a differenti parametri, dai quali sia comunque possibile desumere l’idoneità fisica del candidato ai fini dello svolgimento del servizio.

In tal senso, merita di essere citato un parere emesso dal Consiglio di Stato (2636/2015), secondo cui “la finalità perseguita dal legislatore, in linea di principio apprezzabile,e’, invero, quella di non precludere l’accesso ai Corpi suddetti in ragione della mancanza del requisito dell’altezza minima prevista dalle attuali disposizioni, ma di consentire la valutazione del soggetto in base a differenti parametri dai quali possa comunque desumersi in maniera imprescindibile l’idoneità del soggetto allo svolgimento del servizio militare o d’istituto”.

Inoltre, anche la disciplina europea è chiara. Secondo la Direttiva 2000/78/CE, infatti, sono vietate discriminazioni di qualsiasi genere, per l’accesso al pubblico impiego. Tale divieto, peraltro, è esplicitamente esteso anche alle attività lavorative che richiedono particolari capacità fisiche, come quelle all’interno delle forze armate o dei servizi di polizia.

Tutti coloro che non possono partecipare alla selezione in esame, avendo superato il limite d’altezza ivi previsto, possono, pertanto, promuovere una azione collettiva, richiedendo l’applicazione dell’articolo 3 del d. lgs. n. 216/2003, nonché la diretta applicazione della direttiva, così come interpretata dalla Corte di Giustizia dell’UE, in quanto l’altezza non rispecchia necessariamente le attitudini fisiche di una persona.

Pertanto, anche nell’ipotesi in esame, non essendo giustificabile la previsione del limite in parola, lo studio legale sta lavorando per la predisposizione di un’azione collettiva volta a garantire a tutti gli aspiranti concorrenti che non hanno la statura richiesta dal bando, la possibilità di partecipare al concorso in esame, assicurando una effettiva parità di trattamento.

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04/02/2016

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