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Concorso Sna, individuate domande errate

Terminata la prova preselettiva del Concorso Sna per l’ammissione di 352 allievi al 9° Corso-concorso selettivo di formazione dirigenziale per il reclutamento di 294 dirigenti bandito dalla Scuola Nazionale dell'Amministrazione. In molti hanno contattato il nostro studio legale per segnalare la presenza di domande errate o fuorvianti nei propri questionari.

Concorso Sna

Il concorso Sna prevede la selezione di 352 aspiranti dirigenti che saranno ammessi al 9° corso – concorso della Scuola Nazionale dell’Amministrazione. I candidati selezionati frequenteranno un percorso di formazione dirigenziale finalizzato al reclutamento di 294 dirigenti nelle amministrazioni statali, anche a ordinamento autonomo, e negli enti pubblici non economici.
 
I 294 posti saranno così divisi tra vari enti della Pubblica Amministrazione:
  • 28 posti per la Presidenza del Consiglio dei ministri;
  • 3 posti per il Ministero del lavoro e delle politiche sociali;
  • 30 posti per il Ministero dell’economia e delle finanze;
  • 9 posti per il Ministero dell’interno;
  • 29 posti per il Ministero dell’istruzione;
  • 12 posti per il Ministero della cultura;
  • 10 posti per il Ministero della difesa;
  • 2 posti per gli archivi notarili del Ministero della Giustizia;
  • 2 posti per il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del Ministero della giustizia;
  • 70 posti per il Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria, del personale e dei servizi del Ministero della giustizia;
  • 16 posti per il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti;
  • 8 posti per il Ministero delle imprese e del made in Italy;
  • 49 posti per l’Istituto nazionale della previdenza sociale (INPS);
  • 6 posti per l’Istituto nazionale per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (INAIL);
  • 4 posti per l’Agenzia per la coesione territoriale;
  • 5 posti per l’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC);
  • 1 posto per l’Agenzia nazionale per i giovani;
  • 10 posti per l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL).

Il concorso prevede diverse prove d’esame:

  • prova preselettiva;
  • prima prova scritta;
  • seconda prova scritta;
  • terza prova scritta;
  • prova orale.

La prova preselettiva consiste in un test con 60 quesiti a risposta multipla, così suddivisi:
– 12 quesiti situazionali, due per ciascuna competenza richiesta nel bando;
– 12 quesiti ragionamento verbale e logico astratto;
– 3 di diritto costituzionale;
– 3 di diritto dell’Unione europea e delle organizzazioni internazionali;
– 5 di diritto amministrativo;
– 3 di economia politica;
– 3 di politica economica;
– 2 di economia delle amministrazioni pubbliche;
– 6 di lingua inglese;
– 6 di management pubblico;
– 5 di analisi delle politiche pubbliche.

La prima prova scritta comprende quattro quesiti basati su diversi argomenti riguardanti materie giuridiche (diritto costituzionale, diritto amministrativo e diritto dell’Unione europea), materie economiche: (economia politica, politica economica ed economia delle amministrazioni pubbliche), management pubblico e innovazione digitale e materie di analisi delle politiche pubbliche.
L’obiettivo della prova è verificare le conoscenze dei candidati, anche in una prospettiva multidisciplinare, e la loro capacità di utilizzare criticamente gli strumenti e le metodologie delle discipline indicate al fine di formulare diagnosi e proporre soluzioni argomentate relative a problemi che riguardano le attività delle pubbliche amministrazioni. La durata della prova è di 5 ore.

La seconda prova scritta ha lo scopo di valutare le capacità e le attitudini dei candidati in relazione alle competenze menzionate in precedenza. Inoltre, questa prova ha una durata di due ore ed è strutturata come un esercizio “in-basket”.

La terza prova scritta consiste nella redazione di una relazione in lingua inglese su un argomento correlato alla pubblica amministrazione. La relazione viene elaborata in base a un dossier distribuito ai candidati. La durata di questa prova è di due ore e mezza.

La prova orale prevede la verifica delle competenze indicate nel bando, delle  materie delle prove scritte e la conoscenza della lingua inglese.

Domande errate

In seguito alla pubblicazione degli esiti, molti candidati hanno contattato il nostro studio legale, segnalando al nostro team di esperti legali la presenza di domande errate o fuorvianti nei propri questionari. E infatti, in seguito ad una attenta analisi di diversi questionari, gli esperti del nostro Team hanno verificato l’illegittimità di alcuni quesiti. In particolare:

In particolare, le domande contestabili sono quelle in cui, anche secondo quanto già chiarito dai Giudici amministrativi, sono presenti più opzioni di risposta parimenti corrette o nessuna risposta effettivamente esatta.

Se anche tu, quindi, hai riscontrato la presenza dei quesiti errati (o di altre domande che ritieni possano essere ambigue) puoi inviarci il tuo questionario: il nostro team di specialisti analizzerà il tutto e, in caso di confermata contestabilità, potrai proporre un ricorso al Tar chiedendo il punteggio aggiuntivo.

Tramite il ricalcolo del tuo punteggio, potrai infatti raggiungere la soglia di idoneità ed essere ammesso alle successive prove di concorso che si svolgeranno a breve.

Violazione dell’anonimato e ricorrezione della prova

Il principio di anonimato costituisce il diretto portato del principio costituzionale di uguaglianza e di quelli del buon andamento e dell’imparzialità della pubblica amministrazione, con la conseguenza che la condotta dell’amministrazione è considerata già ex ante implicitamente come offensiva, se connotata dall’attitudine a porre in pericolo o anche soltanto a minacciare il bene protetto“. Questo è quanto ha chiarito il Tar Lazio, in una recentissima ordinanza, accogliendo la richiesta avanzata dal nostro Studio legale per conto di un nostro ricorrente di ricorrezione delle prove scritte dell’8° corso-concorso SNA. 

In particolare, il candidato era stato ingiustamente escluso dalla selezione in quanto non aveva risposto al quesito di inglese della prova scritta del concorso e, quindi, la Commissione non aveva proceduto a correggere gli altri elaborati consegnati dal ricorrente, escludendolo definitivamente dal prosieguo delle prove. Il Tar Lazio, da subito, ha accolto le nostre richieste avverso l’inidoneità concorsuale del ricorrente e ha ordinato, quindi, all’Amministrazione di procedere alla ricorrezione delle prove, in regime di anonimato. 
 
Tuttavia, l’Amministrazione, nel procedere alla ricorrezione delle prove, ha violato apertamente il citato principio dell’anonimato e ha attribuito all’interessato una votazione insufficiente agli elaborati.
 
Con un secondo ricorso, quindi, il candidato ha contestato la violazione dell’anonimato commessa e il Tar Lazio, anche in questa sede, ha accolto la richiesta del ricorrente, chiarendo che la ricorrezione “appare essere avvenuta in contrasto con l’esigenza di garantire l’anonimato della ricorrente, atteso che la Commissione ha proceduto […] alla lettura collegiale dell’elaborato e all’assegnazione del punteggio con modalità tali da consentire l’attribuzione univoca della prova scritta alla candidata, nominativamente individuata“.
 
I Giudici, quindi, hanno disposto apposite modalità di ricorrezione della prova del ricorrente, che garantiscano il rispetto del principio dell’anonimato. 
Siamo sempre pronti a tutelare i tuoi diritti! Clicca su INIZIA e compila il form, sarai ricontattato dal nostro staff legale specializzato!



03/10/2023

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