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Indennità trasferimento d’ufficio: a chi spetta?

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La legge prevede che in caso di trasferimento d’ufficio, al personale venga riconosciuta una specifica indennità. Scopriamo meglio a quali categorie può essere riconosciuto questo bonus.

A chi spetta l’indennità per il trasferimento d’ufficio?

L’indennità per trasferimento d’ufficio spetta al personale volontario coniugato, al personale in servizio permanente delle Forze armate, delle Forze di polizia a ordinamento militare e civile,  a quelle del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e agli ufficiali e sottufficiali piloti di complemento in ferma da dodici anni.

In quali casi spetta l’indennità per trasferimento d’ufficio?

L’indennità spetta solamente se ricorrono specifiche condizioni:

  • Il trasferimento deve essere avvenuto d’autorità;
  • La nuova sede di servizio deve essere distante almeno 10 km dalla vecchia sede di servizio;
  • Il comune sede della nuova sede di servizio deve essere diverso da quello in cui era ubicata la vecchia sede di servizio e non confinante con il comune della vecchia sede.

Come viene riconosciuta questa indennità per trasferimento d’ufficio?

L’amministrazione riconosce l’indennità per trasferimento d’ufficio attraverso due modalità differenti:

  • Nella misura di trenta diarie di missione, in misura intera per i primi dodici mesi di permanenza ed in misura ridotta del 30 per cento per i secondi dodici mesi, o in alternativa, la stessa indennità ridotta del 20 per cento per il personale che usufruisce dell’alloggio di servizio;
  • Oppure, per il personale che non usufruisce dell’alloggio di servizio, riconoscendo al personale un rimborso del 90 per cento del canone di locazione per un periodo massimo di 36 mesi e per un importo non eccedente i 516,46 euro.

La stessa legge prevede inoltre ulteriori rimborsi per la copertura delle spese sostenute dal personale per il trasferimento a nuova sede.
Nonostante l’espressa previsione legislativa, spesso l’amministrazione tende a rigettare le istanze di riconoscimento di queste indennità per trasferimento d’ufficio.

In molti casi, ad esempio, queste indennità non vengono erogate in quanto il trasferimento non viene considerato come d’autorità bensì a domanda.
Ciò si basa sul fatto che a volte al personale viene riconosciuta la possibilità di esprimere una preferenza in relazione alla sede di destinazione. 

La giurisprudenza amministrativa ha invece adottato un orientamento più estensivo. Nello specifico, il Consiglio di Stato ha più volte rimarcato che “al personale militare spetta l’indennità di trasferimento d’ufficio anche in presenza di clausole di gradimento (o istanze di scelta) della nuova sede.

Se ritieni di aver subito un torto in relazione alla tua indennità per trasferimento d’ufficio, CONTATTACI! Aiutaci a difendere i tuoi diritti.



30/04/2024

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