Bandi di concorso per infermieri, focus sul caso Lecce
I primissimi giorni del 2017 hanno visto la pubblicazione, da parte di numerose Aziende Sanitarie di varie regioni, di bandi di concorso per la selezione di Collaboratore Professionale Sanitario – Infermiere.
Ciò è stato reso possibile dalla rimozione dei vincoli assunzionali gravanti sugli enti pubblici negli ultimi anni e dalla conclusione delle procedure di mobilità che hanno portato al ricollocamento del personale delle ex province.
Non tutti i bandi pubblicati, però, sono legittimi ed il nostro staff, anche grazie all’ausilio delle segnalazioni pervenute dai diretti interessati, sta valutando la regolarità delle nuove procedure sotto vari aspetti.
Ed infatti, vi sono numerosi possibili profili di illegittimità da valutare per ogni nuovo bando.
Il primo elemento da valutare è legato alla legittimità dell’intera procedura di selezione, in ordine alla necessità di procedere con una selezione per mezzo di un concorso ex novo.
Ed infatti, l’intervenuta proroga fino al 31 dicembre 2017 delle graduatorie concorsuali, che sarebbero dovute scadere lo scorso 31 dicembre 2016, comporta il permanere nel nostro ordinamento della precedenza che deve attribuirsi allo scorrimento delle graduatorie rispetto all’indizione di un nuovo concorso.
Saranno, pertanto, illegittimi tutti i bandi emanati dalle Amministrazione che abbiano una propria graduatoria di vincitori ed idonei dalla quale attingere o che abbiano stipulato con altri enti delle convenzioni per il reciproco utilizzo delle graduatorie.
In questo caso occorrerà impugnare il bando illegittimo entro 60 giorni, chiedendo al Giudice Amministrativo l’annullamento dello stesso e lo scorrimento delle graduatorie concorsuali preesistenti.
Ma, quello relativo alla necessaria precedenza da assicurare allo scorrimento delle graduatorie preesistente, non è l’unico profilo di legittimità da valutare, dovendosi attenzionare anche i profili legati ai requisiti di partecipazione, alla possibilità che si ritenga necessario il previo espletamento di procedure di mobilità, alla necessaria autorizzazione concreta a procedere alle assunzioni.
Altri profili di illegittimità potrebbero attenere, ancora, elementi quali le soglie di idoneità previste dal bando, le modalità di valutazione dei titoli.
Bandi di concorso per infermieri, il caso di Lecce
Un esempio concreto è rappresentato da quanto accaduto, negli scorsi giorni, presso l’ASL di Lecce.
La stessa, infatti, ha prima pubblicato e successivamente ritirato un bando di concorso per l’assunzione di personale infermieristico per incarichi a tempo determinato di soli 60 giorni.
A caratterizzare la procedura di selezione sono stati principalmente due distinti elementi:
– Da un lato, infatti, con il bando venivano ricercate delle professionalità, per incarichi a tempo determinato di brevissima durata (soli 60 giorni) nonostante, solo pochi giorni prima, l’Asl avesse provveduto al licenziamento, prima della scadenza dei contratti, degli infermieri che stavano prestando servizio;
– Dall’altro lato vi era la concreta impossibilità, da parte degli interessati, di presentare la propria domanda di partecipazione, stante l’intasamento della casella Pec dell’Asl stessa. Il criterio di selezione adottato dall’Asl, infatti, sarebbe dovuto essere quello della data di ricezione delle domande, ma, il blocco alla ricezione delle stesse, causato dall’intasamento della casella, ha comportato l’impossibilità per molti infermieri di inviare la propria candidatura, nonostante non fossero ancora decorsi i termini.
Il nostro staff legale è a completa disposizione per fugare i dubbi legati alla legittimità tanto dei bandi quanto delle concrete modalità di svolgimento delle prove.
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20/01/2017
