Scuole di specializzazione ancora nel caos. Questa volta, il Ministero ha commesso un errore nella formulazione di una domanda presente nei test d’accesso per la Scuola di specializzazione in Medicina generale 2017. Il problema in realtà sta nelle risposte.
Il quesito è il seguente:
“Quale fra i seguenti antibiotici non è consigliato nel trattamento della malattia di Lyme”:
- a) cefalexina;
- b) doxicillina;
- c) amoxicillina;
- d) eritromicina;
- e) cefuroxima.
La risposta esatta, indicata dalla Commissione ministeriale, è la a) cefalexina.
Tuttavia, anche un’altra risposta può essere considerata corretta proprio per via della formulazione negativa della domanda, ovvero la b) doxicillina.
E non certo perché sia controindicato come farmaco, ma proprio perché non esiste e in quanto tale non può essere somministrato né tanto meno consigliato o sconsigliato per il trattamento della malattia di Lyme.
Basta infatti digitare doxicillina su un qualsiasi motore di ricerca per leggere tra i suggerimenti la dicitura corretta “doxiciclina”, antibiotico esistente e utilizzato per curare la malattia in questione.
L’errore “di battitura” o “di stampa” rende, comunque, illegittimo l’intero quesito. L’eliminazione del quesito altera di fatto i punteggi dei candidati che a tale domanda hanno risposto in maniera errata o non hanno risposto. Chiunque abbia dunque un punteggio limite per l’ammissione alla Scuola di specializzazione può aderire al ricorso straordinario.
Con il ricorso straordinario si chiede direttamente al Consiglio di Stato di accogliere le istanze e prevedere l’immatricolazione dei ricorsisti o la ripetizione del test. Per aderire c’è tempo fino al 15 febbraio 2018.
Clicca qui per scaricare i moduli di adesione al ricorso straordinario.
Per avere maggiori informazioni scrivi una mail all’indirizzo [email protected] o, in alternativa, compila il nostro form “Raccontaci il tuo caso”.
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26/01/2018
