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Riconoscimento titolo estero, vittoria per un’infermiera filippina

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Un’infermiera filippina che aveva conseguito il proprio titolo professionale nel suo Paese di origine aveva deciso di trasferirsi in Italia. Al rigetto, ha chiesto il nostro intervento il Ministero è stato obbligato a rivedere la pratica e rialsciare il riconoscimento!

La nostra vittoria

Un’infermiera che aveva conseguito il proprio titolo professionale nelle Filippine, suo Paese di origine, aveva deciso di trasferirsi in Italia. Ha presentato autonomamente al Ministero della Salute apposita istanza di riconoscimento del proprio titolo estero e, dopo la “Comunicazione dei motivi ostativi”, le ha comunicato il rigetto dell’istanza, spiegando che il suo percorso di studio non raggiungeva il numero delle ore minimo previsto dalla normativa italiana ed europea.

Ritenendo di aver subito un’ingiustizia, si è rivolta al nostro Studio legale. Il nostro team di esperti ha contestato il rigetto e i giudici del Tar hanno accolto il ricorso, obbligando il Ministero a rivedere la propria posizione e a riconoscere il titolo della nostra ricorrente!

Margherita Piscitello, Simona Fell e Marta Di Caccamo

La decisione del giudice

In particolare, il TAR del Lazio ha accolto con ordinanza il ricorso, rilevando che: “Considerato che, […], sembrerebbe sussistere il fumus di fondatezza, in quanto sembrerebbero essere presenti entrambi i requisiti temporali richiesti dall’art. 38 del d.lgs. 206/2007, atteso che la ricorrente ha effettuato un percorso formativo della durata di quattro anni a fronte dei tre richiesti dall’ordinamento italiano, ed ha sostenuto 5.040 ore di insegnamento a fronte delle 4.600 richieste dall’ordinamento italiano; Considerato, altresì, che sembrerebbe trovare applicazione nella fattispecie in esame l’art. 22 del D.lgs. n. 206/2007 che prevede la possibilità di subordinare il riconoscimento del titolo al compimento di misure compensative; Ritenuto, pertanto, opportuno che il Ministero proceda ad una rivalutazione della questione – in applicazione dei principi di buona fede, nonché di buona amministrazione, efficienza ed efficacia dell’azione amministrativa – atteso che nel provvedimento impugnato sembrerebbe non essere stato preso in considerazione il percorso di studi effettivamente seguito dalla ricorrente che ha visto la frequentazione di n. 5.040 ore di studio”.

Vuoi saperne di pù sul riconoscimento del titolo estero?

Possono ottenere il riconoscimento del titolo estero, tutti i professionisti che hanno conseguito un titolo abilitante allo svolgimento della professione (medici, infermieri, odontoiatri, veterinari, logopedisti, fisioterapisti, ma anche architetti, ingegneri, psicologi, ecc.). Possono altresì richiedere e ottenere il riconoscimento anche coloro che hanno conseguito un titolo di studi che dà diritto all’accesso agli esami di abilitazione.

Se hai conseguito un titolo professionale o di studio all’estero e vuoi ottenerne il riconoscimento, per lavorare in Italia, leggi questo approfondimento! Clicca qui e ti spiegheremo tutto quello che c’è da sapere sul riconoscimento titolo estero!

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28/03/2023

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