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Ricorso Test Medicina 2022, prova illegittima: banditi 1.000 posti in meno

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L’ultima Conferenza Stato-Regioni ha stabilito che il fabbisogno di medici per il 2022 è fissato a 18.095 unità. In realtà, e in maniera del tutto illegittima, sono stati banditi solo solo 17.206 posti, quasi 1.000 posti in meno! Questo è uno dei motivi del Ricorso Test Medicina 2022

Ricorso Test Medicina 2022 e l’errato calcolo del fabbisogno

L’ultima Conferenza Stato-Regioni ha stabilito che il fabbisogno di medici e odontoiatri per il 2022 è di 18.095 unità. Questo significa che devono essere formati necessariamente almeno 18mila nuovi medici e odontoiatri. Pertanto il Ministero avrebbe dovuto bandire altrettanti posti per il Test d’accesso al corso di laurea in Medicina e Odontoiatria 2022. In realtà, e in maniera del tutto illegittima, sono stati banditi solo 17.206 posti. Quasi mille posti in meno!

L’aver previsto sempre meno posti rispetto al fabbisogno ha negli anni portato a un ennesimo paradosso: Lo scorso anno, a fronte di 18.397 borse bandite per le Specializzazioni mediche sono rimasti vacanti 2.748 posti (a cui vanno aggiunti i posti lasciati in corso d’anno dai corsisti rinunciatari).

In questo modo, la carenza di medici è destinata ad aumentare inesorabilmente e di conseguenza il fabbisogno sarà in continua crescita. L’ultimo report ANSA stima che entro il 2028 il Sistema sanitario nazionale si troverà con ben 80.000 medici in meno.

E chi ne pagherà le conseguenze? Tutti. Perché non ci saranno medici a sufficienza nelle strutture ospedaliere e si corre il rischio di chiusure di interi reparti che non saranno più in grado di garantire l’assistenza ai malati. È questa la sanità che vogliamo?”.

Questo perché il sistema universitario dovrebbe incentivare gli studenti a raggiungere i propri traguardi e realizzarsi nella vita. Tende invece a imporre paletti e minare dall’interno il diritto allo studio, a partire dall’esiguo numero di posti banditi per i test d’accesso. Numero che si basa proprio sul calcolo del cosiddetto fabbisogno medico.

Già negli scorsi anni i giudici amministrativi del Consiglio di Stato hanno accolto i ricorsi, ritenendo l’errato calcolo del fabbisogno elemento ostativo al diritto allo studio e causa della conseguente carenza di medici. “La peculiarità della vicenda relativa all’ammissione ai corsi di laurea ad accesso programmato per l’a. acc. 2018/19, sta proprio nella discrasia tra fabbisogno e minor offerta formativa proposta (…) e nell’assenza a priori di una puntuale istruttoria del MIUR per verificare se l’offerta fosse, o no, veritiera e congrua rispetto alle esigenze sottese al fabbisogno”.

La parola agli esperti

La carenza medici è un problema cha ha investito tutta l’Italia e che da anni affligge l’intero sistema sanitario nazionale. L’emergenza Covid non ha fatto altro che accendere i riflettori sul vero nervo scoperto della sanità italiana: la mancanza di medici.

Molti esponenti politici e di settore hanno di recente proposto l’eliminazione del numero chiuso a Medicina, seguendo la strada della Francia e di altre nazioni che, in maniera previdente, hanno messo un freno alla carenza di medici. E anche il noto medico Matteo Bassetti ha dichiarato: “Via il numero chiuso a Medicina e sbarramento al primo anno. Viva il merito. Abbasso i quiz”.

Cinquecento medici arriveranno da Cuba per colmare la mancanza di personale sanitario negli ospedali della Calabria. È quanto il presidente della Regione, Roberto Occhiuto, è riuscito a ottenere attraverso un accordo con una società statale del governo cubano. Un problema, quello dell’insufficienza di medici, che – sottolinea Occhiuto – riguarda tutto il Paese.

Dopo i 500 operatori sanitari cubani richiesti dalla Calabria per fronteggiare la carenza di personale e le interlocuzioni avviate in Puglia per reclutare medici dall’Albania, la Sicilia guarda ora all’Argentina. È il caso dell’Asp nissena, dove il presidio ospedaliero Longo di Mussomeli è in grave affanno per la scarsità di medici e personale sanitario. “È noto da 20anni che il fabbisogno di medici e sanitari sia inadeguato e siamo consapevoli che in uno stato d’emergenza servono misure urgenti per garantire salute ai cittadini”, dichiara il presidente dell’Ordine dei Medici di Palermo, Toti Amato. “Ma non è accettabile che questo possa avvenire senza nessuna interlocuzione e un piano straordinario concordato tra Regione e istituzioni ordinistiche, pienamente coinvolte nel processo di certificazione necessaria ai colleghi esteri per esercitare la professione in Italia”.

“Il problema è nazionale – spiega il presidente Aiop Puglia, Potito Salatto – e va affrontato con un provvedimento che tenendo conto delle reali ed attuali esigenze del sistema sanitario composto da pubblico e privato, ridisegni i criteri di accesso non solo alla facoltà di medicina, ma anche alle scuole di specializzazione. E se è vero com’è vero che mancano i medici, si abbia il coraggio di aprire delle finestre di tre-cinque anni senza numero chiuso. Se ne parla da anni e non si agisce mai. Il passo ulteriore dovrà essere quello di consentire, con tanto di controllo, le specializzazioni anche alla sanità privata accreditata che di fatto svolge un servizio pubblico”.

Il segretario della Lega Matteo Salvini è tornato a proporre l’abolizione delle iscrizioni a numero chiuso ai corsi di medicina con l’obiettivo di risolvere la carenza di medici e mediche negli ospedali italiani. È una misura che negli ultimi anni ha ricevuto ciclicamente molte attenzioni, in particolare durante il periodo dell’emergenza del coronavirus, quando l’assistenza sanitaria è stata spesso carente. Salvini ha spiegato che l’abolizione del numero chiuso non costa nulla allo stato, premia il merito e contrasta la carenza di medici. «È semplice buonsenso: io credo nei giovani italiani», ha scritto sui suoi profili social.

Come ottenere uno dei 1.000 posti

Il Consiglio di Stato, massimo organo di giustizia amministrativa, ha già affermato che non rispettare il fabbisogno medico rende di fatto il Test di Medicina illegittimo. Chi deciderà di aderire al Ricorso Test Medicina potrà richiedere l’immatricolazione, occupando uno dei 1.000 posti non banditi dal Ministero.

Il nostro studio legale è da anni in prima linea per tutelare i candidati dalle irregolarità ai test d’accesso Medicina.

Come sempre, siamo pronti a difendere i vostri diritti. Clicca su INIZIA e compila il form per fare la tua segnalazione o essere ricontattato dal nostro staff legale specializzato!



23/03/2023

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