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Riforma Madia, i primi passi verso la stabilizzazione

Con il d.lgs. 75/2017 è stato approvato il cosiddetto Decreto Madia con il quale il legislatore ha inteso introdurre delle misure per il riassorbimento del fenomeno del precariato nelle Pubbliche amministrazioni; fenomeno che, negli ultimi anni, ha assunto delle dimensioni spropositate.

Nello specifico, l’art. 20 del suddetto decreto detta la disciplina in materia di procedure di stabilizzazione, prevedendo, altresì, due differenti canali di stabilizzazione: l’assunzione diretta e le procedure concorsuali riservate.

Riforma Madia, l’assunzione diretta

Dell’assunzione diretta potranno beneficiare coloro i quali posseggano i requisiti indicati dall’art. 20, comma 1, del cd. Decreto Madia:

  • Aver maturato, alla data del 31 dicembre 2017, almeno 36 mesi di servizio, anche non continuativi, negli ultimi 8 anni. Il servizio potrà essere maturato anche alle dipendenze di amministrazioni differenti per il personale del SNS;
  • Essere stato reclutato da una graduatoria concorsuale, a tempo determinato o indeterminato, nella quale si era inseriti in qualità di vincitore o di idoneo non vincitore;
  • Aver prestato servizio, presso l’Amministrazione che procede alla stabilizzazione, dopo il 28 agosto 2015.

Riforma Madia, procedure concorsuali riservate

Alle procedure concorsuali riservate, invece, potranno partecipare coloro i quali posseggano i seguenti requisiti:

  • Aver maturato, alla data del 31 dicembre 2017, almeno 36 mesi di servizio,
    • anche non continuativi, negli ultimi 8 anni. Il servizio potrà essere maturato anche alle dipendenze di amministrazioni differenti per il personale del SNS;
  • Aver prestato servizio, presso l’Amministrazione che procede alla stabilizzazione, dopo il 28 agosto 2015.

Riforma Madia, ricognizione del personale

riforma madiaNegli ultimi giorni molti tra i precari che ambiscono alla stabilizzazione hanno ricevuto una lettera da parte dell’Amministrazione datoriale, con la quale viene richiesto ai lavoratori a tempo determinato di presentare la domanda di partecipazione all’avviso di ricognizione del personale interno.

In questo modo le Amministrazioni avranno il primo dato relativo al numero di lavoratori che potrà essere interessato dalle procedure di stabilizzazione che verranno avviate, presumibilmente, nel periodo primaverile.

Inoltre le Amministrazioni avranno la possibilità di disporre, se necessaria, di una ulteriore proroga dei contratti a tempo determinato dei propri dipendenti; possibilità, per l’appunto, accordata alle PP.AA. nelle more delle procedure di stabilizzazione limitatamente per quei lavoratori che potranno rientrare nei piani di stabilizzazione.

Occorre precisare, comunque, che la presentazione della domanda non comporterà in alcun caso la certezza di vedersi stabilizzati in futuro, in quanto ogni singola Amministrazione, una volta elaborato il dato concreto del numero di dipendenti da stabilizzare, si troverà a dover approvare il nuovo piano di fabbisogno triennale e, successivamente, ad individuare i fondi destinati alle procedure di stabilizzazione.

Il nostro staff è particolarmente attento a tutte le dinamiche che riguarderanno i pubblici dipendenti precari e, per qualsiasi chiarimento o delucidazione, potrai rivolgerti a noi inviando una mail all’indirizzo [email protected].

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11/04/2022

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