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Scienze della Formazione, a Palermo 59 posti vacanti: al via il ricorso

All’ultimo test per accedere al corso di laurea in Scienze della formazione, all’Università di Palermo, hanno partecipato oltre 1000 candidati per 309 posti messi a bando. Il test si è svolto e hanno potuto procedere all’immatricolazione solo gli studenti che hanno totalizzato i 55/80, soglia necessaria per essere inseriti in graduatoria e accedere al corso di laurea. A superare lo scoglio dei 55 punti sono stati solo 250 candidati. Di conseguenza, 59 posti sono rimasti scoperti.

Poiché i posti disponibili non sono stati coperti, prevedere una soglia minima in presenza di posti disponibili e dunque precludere l’accesso a chi ha totalizzato meno di 55 punti è un’illegittimità e lede fortemente il diritto allo studio.

Poiché la soglia dei 55/80 è stabilita a livello nazionale, il nostro staff legale sta verificando la presenza di posti vacanti anche in altri atenei d’Italia.

Vi sono diversi precedenti favorevoli che confermano che la mancata redistribuzione dei posti vacanti è un’illegittimità e che gli atenei hanno l’obbligo di procedere all’assegnazione di tali posti.

“Una volta che il contingente degli studenti da immatricolare è scaturito da un adeguato e approfondito iter istruttorio (circostanza mai posta in dubbio) all’esito dell’esatta ricognizione del potenziale formativo disponibile, l’Amministrazione è tenuta ad utilizzare i posti rimasti liberi” (cfr.TAR Lazio, Roma, Sezione III, 21 marzo 2014, n. 3197).

“Sebbene debba riaffermarsi il principio, secondo cui il cosiddetto “numero chiuso”, per l’accesso a facoltà universitarie, risponde alla mera necessità di contenere le immatricolazioni, in presenza di un numero di aspiranti superiore alle capacità formative degli Atenei, senza che le prove selettive previste costituiscano titolo ulteriore, rispetto al diploma di scuola secondaria superiore, quale titolo di studio necessario e sufficiente per l’accesso all’Università, a norma dell’art. 6 del D.M. 22 ottobre 2004, n. 270 (cfr. in tal senso Cons. Stato, Ad. Plen., 28 gennaio 2015, n. 1), tuttavia il limite numerico, imposto per le immatricolazioni in alcune facoltà deve essere considerato ragionevole solo ove finalizzato a non superare le predette capacità formative, tenuto conto – come anticipato – del diritto allo studio, tutelato dall’art. 34 della Costituzione.

Ne consegue che, nel caso di specie, il limite di punteggio pari a 20, imposto dall’art. 5 del D.M. n. 337 del 2018 non risulta ragionevole nella misura in cui impedisce la copertura dei posti disponibili presso gli Atenei” (TAR del LAzio , sentenza n. 10390 del 07 agosto 2019).

Per maggiori informazioni e per aderire al ricorso clicca qui

Possono aderire e richiedere l’immatricolazione tutti coloro che hanno totalizzato un punteggio vicino alla soglia dei 55/80 e non sono stati inseriti in graduatoria.

Per comunicare con lo staff legale invia una mail a [email protected]

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20/09/2019

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