“Il lupo perde il pelo, ma non il vizio”, recita l’antico proverbio e si attaglia perfettamente ai bandi indetti per l’ammissione al corso di formazione specifica in medicina generale per il triennio 2016- 2019.
Nonostante le nostre recentissime vittorie e le relative pronunce del G.A., i bandi di MMG 2016/2019 già emanati da quasi tutte le Regioni, presentano le medesime illegittimità degli anni precedenti.
In particolare, i bandi prevedono, ancora una volta, tra i requisiti obbligatori (quei requisiti indispensabili ai fini della presentazione della domanda), il “possesso dell’abilitazione all’esercizio professionale in Italia”.
Detto titolo, deve essere stato conseguito prima della data di presentazione della domanda di partecipazione.
Tale previsione danneggia gravemente:
- i neo-laureati, perché non si abiliteranno in tempo utile;
- coloro che non si abiliteranno prima della data di scadenza della domanda di partecipazione (ovvero entro 30 giorni dalla pubblicazione in G.U. del bando).
L’assurdità di tale previsione è patente poiché vengono richiesti dei requisiti di partecipazione, quale quello in commento, che oggettivamente non possono essere posseduti da una vasta platea di soggetti interessati e per di più viene preteso che debbano essere posseduti alla data di presentazione della domanda di partecipazione, quando i test si svolgeranno tra diversi mesi!
Detta previsione è, altresì, illegittima poiché viola il principio del c.d. “favor partecipationis”, principio cardine dei concorsi pubblici, in base al quale l’Amministrazione ha l’obbligo di favorire il massimo accesso, senza introdurre discriminazioni limitative prive di una reale ragione giustificatrice.
La discriminazione recata dai numerosi bandi già pubblicati, risulta ancor più grave se si considerano le ulteriori conseguenze che derivano dall’esclusione dei tantissimi ragazzi che aspirano a partecipare al corso di formazione specifica in medicina generale.
Più precisamente: i bandi prevedono espressamente che, a parità di punteggio, ha diritto chi ha minore anzianità di laurea.
Conseguentemente, chi oggi si vede escluso dalla prova perché non ancora abilitato, non solo dovrà attendere più di un anno per partecipare al nuovo concorso in medicina generale, ma l’anno prossimo, in caso di parità di punteggio, sarà superato dagli altri concorrenti con più giovani e con una laurea più “recente”.
Si crea in tal modo una situazione paradossale, in totale spregio al principio di ragionevolezza.
Lo studio sta predisponendo un’azione legale (collettiva e individuale) volta a permettere l’accesso al concorso a coloro i quali conseguiranno l’abilitazione il prossimo luglio.
E’ possibile impugnare il relativo bando, entro 60 giorni dalla data di pubblicazione sulla relativa Gazzetta regionale (della Regione di interesse), innanzi al T.A.R. Lazio – Roma ovvero entro 120 giorni decorrente dalla data di pubblicazione sulla relativa Gazzetta della Regione di interesse, si potrà proporre ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, al fine di conseguire l’ammissione al concorso.
Chiederemo, a tal fine, una misura cautelare di ammissione alla prova concorsuale.
Per aderire e scaricare i moduli di adesione a medicina generale clicca qui.
La scadenza è fissata per il 10 Giugno.
Ad oggi sono stati pubblicati i seguenti bandi:
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia
Chiunque volesse contattarci per chiarimenti o semplici informazioni può farlo compilando l’apposito form della sezione “Raccontaci il tuo caso”.
13/06/2016