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Abilitazione forense, esito negativo prova orale: necessario il sorteggio delle domande

Abilitazione forense, esito negativo prova orale: necessario il sorteggio delle domande

In questi giorni, presso ciascuna Corte d’Appello, centinaia di giovani aspiranti avvocati stanno sostenendo l’esame orale per conseguire l’agognata abilitazione alla professione forense.

Coma già anticipato negli scorsi articoli la giurisprudenza amministrativa siciliana negli scorsi anni ha più volte chiarito alle Sottocommissioni esaminatrici le corrette modalità di espletamento della prova, ma ciò, da quanto segnalatoci, ad oggi non sortisce gli esiti sperati.

Precisamente l’Ecc.mo Consiglio di Giustizia Amministrativa in linea con quanto prescritto dall’art. 12 del D.P.R. 487/94 ha ritenuto necessario, ai fini della validità dell’esame orale, che le domande sottoposte al candidato venissero sorteggiate preventivamente dallo stesso.

Anche l’Ecc.mo T.A.R. Catania si è espresso in tal senso affermando recentemente che “In accoglimento della domanda cautelare contenuta in ricorso la Sezione ha adottato l’ordinanza n. 461/2016, con la quale è stata ritenuta fondata la prima censura articolata in ricorso (violazione e falsa applicazione dell’articolo 12 del D.P.R. 487/1994), e conseguentemente è stato disposto che la Commissione in diversa composizione sottoponesse il ricorrente a una nuova prova di esame orale.”.

Ma vi è di più.

Nell’ottica di garantire l’imparzialità e la trasparenza dello svolgimento della prova orale la Commissione centrale nominata con D.M., nell’individuare i criteri di valutazione della prova in oggetto, ha raccomandato alle Sottocommissioni esaminatrici di variare per ogni singola seduta d’esame le domande da sottoporre ai candidati.

Orbene, dalle segnalazioni già pervenuteci il nostro staff ha ravvisato il mancato rispetto da parte di diverse Corti D’appello delle disposizioni summenzionate da cui discende l’irregolarità della prova e la possibilità di adire il Giudice Amministrativo chiedendo che la stessa venga rinnovata secondo le corrette modalità individuate dal legislatore nazionale.

Per aderire all’azione e per conoscere i costi di adesione al ricorso clicca qui.

Ti ricordiamo che il termine per proporre il ricorso è di 60 giorni decorrenti dal momento il cui il candidato ha conosciuto la sua esclusione.

Vi invitiamo, pertanto, a raccontarci la vostra esperienza scrivendo a “Raccontaci il tuo caso” o mandando una mail a [email protected]

13/10/2017

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