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Assegnazione temporanea, chi può richiederla?

I dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni, anche del comparto sanità, possono ottenere il ricongiungimento familiare in possesso di determinati requisiti. Abbiamo già vinto! Ecco come ottenere l'assegnazione temporanea

Assegnazione temporanea per il comparto sanità

I dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni possono ottenere il ricongiungimento familiare in possesso di determinati requisiti. L’obiettivo è quello di sostenere la famiglia. I dipendenti del Comparto Sanità come medici, infermieri, operatori sanitari e personale non medico possono usufruire del beneficio.

L’art. 42bis del Decreto Legislativo n. 151/2001 ha previsto che: “1. Il genitore con figli minori fino a tre anni di età dipendente di amministrazioni pubbliche di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e successive modificazioni, può essere assegnato, a richiesta, anche in modo frazionato e per un periodo complessivamente non superiore a tre anni, ad una sede di servizio ubicata nella stessa provincia o regione nella quale l’altro genitore esercita la propria attività lavorativa, subordinatamente alla sussistenza di un posto vacante e disponibile di corrispondente posizione retributiva e previo assenso delle amministrazioni di provenienza e destinazione. L’eventuale dissenso deve essere motivato e limitato a casi o esigenze eccezionali. L’assenso o il dissenso devono essere comunicati all’interessato entro trenta giorni dalla domanda”.

La normativa mette al centro la famiglia e l’interesse del minore a vivere i primi anni di vita insieme ad entrambi i genitori.  Il lavoratore della PA potrà trasferire la sua sede di lavoro presso la residenza del minore che vive con l’altro genitore.

Fin troppo spesso le Aziende Sanitarie (per i dipendenti del Comparto Sanità) rigettano ingiustamente tali richieste. Occorre porre rimedio a tale esclusione, tramite ricorso al Giudice del Lavoro competente. In prima istanza, si chiederà all’Amministrazione tramite apposita diffida, di rivedere la propria decisione. In caso contrario, potrà procedersi con il ricorso giurisdizionale.

 

Quali sono i requisiti e cosa si può ottenere

Per ottenere l’assegnazione temporanea è necessario:

  • essere genitori con figli minori fino a tre anni;
  • essere titolare di un contratto di lavoro alle dipendenze di una Pubblica Amministrazione;
  • la sussistenza di un posto vacante e disponibile di corrispondente posizione retributiva e previo assenso delle amministrazioni di provenienza e destinazione.

In presenza di questi requisiti, l’amministrazione non può negare il beneficio al proprio dipendente che ne fa richiesta.

Ecco cosa si può chiedere e ottenere:

  • l’assegnazione temporanea per un periodo non superiore a tre anni;
  • una sede di servizio ubicata nella stessa provincia nella quale l’altro genitore esercita la propria attività lavorativa.  

In molti casi, l’istanza viene rigettata in maniera del tutto illegittima.

Il dissenso infatti deve essere rigorosamente motivato e limitato a casi o esigenze eccezionali.

In molteplici casi, grazie al nostro intervento, il lavoratore è riuscito ad opporsi all’Amministrazione ed ottenere l’assegnazione temporanea e la ricongiunzione al proprio nucleo familiare. Spesso l’Amministrazione datoriale tende a rigettare la richiesta di assegnazione con motivazioni del tutto generiche. A seguito del nostro intervento, si è riusciti a ribaltare il risultato rendendo così possibile al nostro cliente la riunificazione con l’intera famiglia.

Il caso: vittoria per un’infermiera di Novara

Si è rivolta a noi un’infermiera dell’Ospedale di Novara che, dopo aver presentato assegnazione temporanea al fine di essere trasferita all’Ospedale di Catania, ha ricevuto un rigetto.

L’infermiera, madre di una bambina di due anni, ha chiesto all’Ospedale di Novara di ricongiungersi con il marito residente a Catania. Dopo il rifiuto dell’Azienda ospedaliera novarese infondato e non supportato da concrete ragioni organizzative, il nostro staff legale ha trasmesso diffida con l’obiettivo di ottenere il riconoscimento del trasferimento temporaneo per tre anni.

L’azienda sanitaria novarese, preso atto delle legittime motivazioni della lavoratrice, ha accolto in pieno l’assegnazione temporanea presso l’Ospedale di Catania a decorrere dal primo gennaio 2023.

 



23/11/2023

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