Pervenute in studio diverse segnalazioni su irregolarità prpcedurali e domande errate o fuorvianti. Contestando tali quesiti potrai reintrare tra gli idonei o ottenere un miglior posizionamento in graduatoria. Attivato uno sportello segnalazioni
Individuate domande errate
Come noto, l’Agenzia dell’Entrate ha indetto diverse procedure concorsuali nel 2023.
In particolare, questa estate ha pubblicato due bandi di concorso:
- Il primo volto all’assunzione di 530 unità per l’area funzionari, per i servizi di pubblicità immobiliare;
- Il secondo, invece, volto all’assunzione di 3970 unità per l’area funzionari, per attività tributaria.
I due concorsi, che hanno coinvolto l’intera Italia, hanno previsto lo svolgimento di una sola prova consistente in un quiz a risposta multipla composto da 70 domande, e valutato alla stregua dei seguenti criteri:
- +0,43 per ogni risposta esatta;
- -0,08 per ogni risposta errata;
- 0 per ogni risposta omessa.
Ebbene i due test si sono svolti nei giorni tra il 20 e il 24 novembre e già da qualche giorno sono stati pubblicati, nella propria area riservata, dedicata alle procedure concorsuali in questione, i relativi esiti prova.
Ci sono pervenute già diverse segnalazioni riguardanti diverse irregolarità nella procedura: innanzitutto, la Commissione non ha reso noti, prima dello svolgimento della prova, i criteri di correzione delle risposte, che sono stati resi noti solo in fase di svolgimento del test.
Poi, molti di voi ci stanno segnalando la presenza di domande errate all’interno dei quiz e delle discrepanze tra le risposte fornite e quelle registrate dai tablet in uso. Il nostro team legale si è messo già a lavoro per procedere all’esame dei questionari e delle varie irregolarità.
Se anche tu hai qualche dubbio sulle domande presenti nel tuo quiz, non esitare a contattarci e ad inviarci il tuo quiz, che verrà prontamente analizzato dai nostri esperti legali. Infatti, se nel tuo test sono effettivamente presenti domande errate, potrai proporre un ricorso al Tar e chiedere la rettifica del tuo punteggio finale: ciò ti permetterà di poter ottenere l’idoneità o, se l’hai già raggiunto, di poter migliorare la tua posizione in graduatoria.
Di seguito le domande errate che possono già essere contestate:
I concorsi all’Agenzia delle Entrate
Il bando prevede l’assunzione di 530 funzionari con l’incarico di fornire assistenza e consulenza alla generalità degli utenti, gestire le attività di aggiornamento e conservazione delle banche dati di pubblicità immobiliare, presidire i procedimenti di volontaria giurisdizione e svolgere attività di monitoraggio in caso di rifiuto o riserva dei conservatori.
La procedura di selezione prevede una sola prova scritta consistente in una serie di quesiti a risposta multipla volti ad accertare la conoscenza delle materie di seguito specificate:
- diritto tributario ed elementi di teoria dell’imposta;
- diritto civile e commerciale;
- diritto amministrativo;
- contabilità aziendale;
- elementi di diritto penale, con particolare riferimento ai reati contro la pubblica amministrazione e ai reati tributari.
La prova è valutata in trentesimi e s’intende superata con il punteggio di 21/30.
- diritto tributario ed elementi di teoria dell’imposta;
- diritto civile e commerciale;
- diritto amministrativo;
- contabilità aziendale;
- elementi di diritto penale, con particolare riferimento ai reati contro la pubblica amministrazione e ai reati tributari.
Le possibili irregolarità
Le prove potrebbero però essere viziate dalla presenza di domande errate che possono essere contestate per ottenere un aggiornamento del proprio punteggio anche in vista di un miglior piazzamento in graduatoria. Ecco di seguito alcune tipologie di domande errate che potreste individuare:
- Esempio A: il quesito presenta più risposte corrette
Se il concorrente intende contestare una domanda che presenta più risposte parimenti corrette, potrà proporre ricorso solo se ha barrato la (seconda) risposta che si reputa corretta. In questo caso si chiede al Tar di rettificare in aumento il voto ottenuto, attribuendo il punteggio pieno per la domanda contestata, neutralizzando anche la decurtazione di punteggio subita.
- Esempio B: la domanda presenta un’unica risposta corretta e l’Amministrazione non è riuscita ad individuarla.
Se il concorrente intende contestare una domanda perché l’Amministrazione, tra le risposte, non ha individuato quella corretta, il candidato può proporre ricorso se ha barrato l’unica domanda che si considera corretta. Anche in questo caso si chiede al TAR di rettificare in aumento il voto ottenuto, attribuendo il punteggio pieno per la domanda contestata, neutralizzando anche la decurtazione di punteggio subita.
- Esempio C: la domanda non presenta nessuna risposta corretta
Se il concorrente intende contestare una domanda perché l’Amministrazione, tra le risposte, non ha inserito nessuna risposta valida, il candidato può proporre ricorso a prescindere dalla risposta barrata.
Per dimostrare la sussistenza di una domanda errata basta ricorrere ai manuali, libri di testo o altre fonti autorevoli, anche online. Qualora ciò non fosse possibile, ci si può comunque rivolgere a un esperto che dovrà predisporre una perizia che andrà allegata al nostro ricorso per avvalorare la richiesta di ammissione all’orale per la presenza effettiva di domande errate.
Il nostro studio legale è da anni in prima linea per garantire ai candidati tutela avverso le ingiustizie che possono derivare dai concorsi pubblici. Come sempre, siamo pronti a difendere i vostri diritti. Clicca su INIZIA e compila il form per fare la tua segnalazione o essere ricontattato dal nostro staff legale specializzato!
18/12/2023