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Concorso Ministero della Difesa: domande errate nella preselettiva

Svolte le prove preselettive del concorso per 313 posti al Ministero della Difesa. Se hai riscontrato la presenza dei quesiti errati (o di altre domande che ritieni possano essere ambigue) puoi inviarci il tuo questionario. Con il ricorso chiederemo l'aggiornamento del tuo punteggio e l'ammissione alle successive prove di concorso

Domande errate nella prova preselettiva?

Da pochi giorni si sono concluse le prove preselettive del concorso per 313 posti al ministero della Difesa. Il 12 febbraio, la Pubblica amministrazione ha pubblicato una tabella recante la soglia minima di accesso alla prova scritta e, contestualmente, ha comunicato ai candidati gli esiti della prova, mediante accesso alla propria piattaforma personale.

In molti ci hanno già contattato per verificare la presenza, nei questionari prova, di quesiti errati e/o ambigui. In particolare, le domande contestabili sono quelle in cui, anche secondo quanto già chiarito dai Giudici amministrativi, sono presenti più opzioni di risposta parimenti corrette o nessuna risposta effettivamente esatta.

Se anche tu, quindi, hai riscontrato la presenza dei quesiti errati (o di altre domande che ritieni possano essere ambigue) puoi inviarci il tuo questionario: il nostro team di specialisti analizzerà il tutto e, in caso di confermata contestabilità, potrai proporre un ricorso al Tar chiedendo il punteggio aggiuntivo.

Tramite il ricalcolo del tuo punteggio, potrai infatti raggiungere la soglia di idoneità ed essere ammesso alle successive prove di concorso che si svolgeranno a breve.

 

Perché il nuovo bando è illegittimo

Il nuovo bando risulta assolutamente identico e sovrapponibile a quello bandito sempre dal Ministero della Difesa lo scorso anno, per la copertura d69 posti da inquadrare nell’Area funzionale III per laureati: identiche le prove d’esame, le materia da studiare, i profili ricercati e perfino i requisiti d’accesso. 
 
Questo ha provocato, inevitabilmente, un malcontento in tutti coloro i quali sono riusciti, dopo aver superato brillantemente le prove d’esame del primo concorso, a conseguire l’idoneità e collocarsi quindi nella graduatoria degli idonei, pubblicata proprio prima dell’uscita del nuovo bando. 

Tutto ciò è assolutamente illegittimo e contraddittorio, anche a fronte dell’urgenza e della difficoltà di reperire nuova forza-lavoro emerse proprio negli ultimi concorsi: in altre parole, nonostante ci siano diverse graduatorie ancora in vigore, con un elevato numero di candidati idonei, la PA continua ad indire nuove procedure concorsuali, rischiando di vanificare tutti gli sforzi legati agli adempimenti del PNRR.
 
Già in materia, il Tar si è espresso più volte, chiarendo che l’indizione di nuove procedure concorsuali risulta illegittima, laddove vi siano delle graduatorie di idonei non ancora scadute. Se anche tu, quindi, risulti idoneo in un concorso pubblico e la PA ha proceduto a bandire una nuova procedura, prima dell’esaurimento della tua graduatoria, potrai proporre un ricorso al Tar, chiedendo al Giudice di annullare il nuovo bando e di condannare l’amministrazione a chiamare in servizio dapprima i candidati idonei, anche tramite scorrimento della graduatoria.

 

Siamo sempre pronti a tutelare i tuoi diritti! Clicca su INIZIA e compila il form, sarai ricontattato dal nostro staff legale specializzato!



20/02/2024

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