Irregolarità al concorso per 89 funzionari amministrativi – categoria D, indetto lo scorso 6 marzo 2020 dalla Regione Toscana. Le prove preselettive si sono svolte in sei sessioni, tra il 28 e il 31 luglio 2020, ad Arezzo. Tuttavia, il bando di concorso, del tutto irragionevolmente, ha omesso di prevedere il raggiungimento di una soglia minima di sufficienza ai fini del superamento della preselezione.
Ha disposto, infatti, che “I candidati che hanno superato la prova preselettiva collocati nei primi 300 posti in graduatoria, ivi compresi tutti coloro che siano pari merito sulla 300esima posizione, sono ammessi alle prove di concorso da parte della competente struttura regionale, sulla base dei dati dichiarati nella domanda di partecipazione”.
Tale previsione ha così introdotto un rigoroso criterio quantitativo, idoneo a realizzare non la scrematura del numero dei candidati, quanto piuttosto la riduzione drastica degli stessi.
Oltre a presentare profili di frizione con il d.P.R. n. 487 del 1994, che detta rilevanti disposizioni in merito alle prove scritte – cui le prove preselettive possono naturalmente accostarsi -, la menzionata disposizione del bando, nel restringere eccessivamente la platea dei partecipanti al pubblico concorso, finisce per confliggere con il principio di buon andamento della Pubblica Amministrazione, nonché con i fondamentali principi di uguaglianza, affidamento e non discriminazione che devono presiedere all’attività normativa.
Coerentemente, alle medesime conclusioni è pervenuta autorevole Giurisprudenza amministrativa. L’amministrazione avrebbe dovuto garantire in ogni caso l’ammissione dei concorrenti con un punteggio pari alla sufficienza.
Così non è stato e molti candidati, pur avendo conseguito punteggi superiori alla sufficienza, si ritrovano ingiustamente esclusi dall’iter concorsuale. Tra l’altro, inspiegabilmente, la soglia di sufficienza fa la sua comparsa unicamente ai fini dell’accesso alla prova orale.
Concorso per 89 Funzionari amministrativi: le altre irregolarità
In più, diversi partecipanti alle prova preselettiva stanno segnalando al nostro Studio di essersi imbattuti nella somministrazione di:
- domande fuori-bando;
- domande attinenti ad atti normativi non ancora entrati in vigore;
- domande non aderenti al profilo concorsuale bandito.
Per verificare la regolarità della procedura, il nostro Studio è già al lavoro per presentare apposita istanza di accesso agli atti della procedura all’Amministrazione, garantendo la massima tutela dei diritti di tanti aspiranti ingiustamente penalizzati.
Per eventuali irregolarità riscontrate contattateci e scrivete ad [email protected]
04/09/2020