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Precari nella PA: spetta solo l’indennità e non l’assunzione

Precari nella PA: spetta solo l’indennità e non l’assunzione.

Precari nella PALasciate ogni speranza voi che avete prestato servizio alle dipendenze della Pubblica Amministrazione con più contratti a tempo determinato: secondo la Cassazione (sentenza n. 16226/2016) spetta solo una indennità risarcitoria e non la stabilizzazione a tempo determinato.

In particolare, chi ha prestato servizio a tempo determinato avrà diritto a una indennità compresa tra 2,5 e 12 mensilità, e ciò senza dover dimostrare l’entità del danno subìto e senza detrarre la percezione di altre entrate durante il periodo di lavoro pubblico.

Precari nella PA, perché solo l’indennità…

Secondo la Cassazione le norme di diritto comunitario e nazionale che impongono la trasformazione a tempo indeterminato di ciò che nasce precario non possono non considerare i princìpi costituzionali che impongono l’accesso nella Pubblica Amministrazione solo mediante concorso.

Se è vero che lo Stato deve garantire una tutela effettiva al cittadino precario è vero, altresì, che la stabilizzazione del rapporto precario vale solo se il datore di lavoro è un privato, perché nel pubblico impiego è obbligatorio l’accesso tramite concorso.

Ne deriva, quindi, solo il riconoscimento di una indennità, cioè una somma di danaro che bilancia il vuoto di tutela rappresentato dalla impossibilità di ottenere la stabilizzazione.

… e a quanto ammonta.

27/10/2012 Roma. Manifestazione nazionale dei medici in difesa del Servizio Sanitario Nazionale, nella foto uno striscione realizzato da un gruppo di precari

La sentenza 16226/2016 ha riguardato il caso di un autista di scuolabus comunale precario da oltre 12 anni, circostanza che, secondo la Cassazione, stante la prolungata precarietà del rapporto di lavoro, avrà certamente condizionato le scelte di tipo personale del lavoratore e, in particolare, le prospettive di una occupazione migliore.

Da qui la scelta di quantificare l’indennità tra le 2,5 e le 12 mensilità in proporzione alla durata del contratto a tempo determinato, alla gravità della violazione, alla tempestività della reazione del lavoratore, allo sfruttamento di altre (perse) occasioni di lavoro e di guadagno per la preferenza accordata al rapporto con la pubblica amministrazione.

Precari nella PA, cosa sperare?

Ok, niente stabilizzazione però chi ha subito più rinnovi contrattuali potrà certamente contare su una indennità maggiore a carico della Pubblica Amministrazione e ciò anche nel caso in cui, insieme al lavoro precario pubblico, si abbia una seconda (o anche terza) attività.

31/08/2016

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