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Riconoscimento titolo, vittoria per una farmacista serba

farmacista serba

Una farmacista serba aveva richiesto il riconoscimento del proprio titolo, ma il Ministero aveva richiesto una misura compensativa illegittima. Grazie al nostro intervento la sua pratica è stata rivalutata correttamente!

Riconoscimento per una farmacista serba

Una cittadina serba, in possesso della qualifica professionale di farmacista, ha presentato, da sola, l’istanza di riconoscimento al Ministero della Salute italiano e, dopo molti mesi di attesa, non ha ottenuto il riconoscimento del suo titolo, ma ha ricevuto un decreto di attribuzione misura compensativa in numerosi ambiti disciplinari.

Tuttavia, le stesse materie richieste per ottenere il riconoscimento in Italia erano già presenti nel percorso formativo estero per cui la farmacistasi è rivolta al nostro studio per contestare il provvedimento del Ministero, consapevole di aver ricevuto una valutazione non corretta.

Come noto, per poter lavorare stabilmente in Italia, è necessario chiederne il riconoscimento professionale al Ministero della Salute. La procedura di riconoscimento prevede, da parte delle Autorità italiane, la valutazione del percorso professionalizzante svolto all’estero, quindi, è molto importante presentare tutti i documenti necessari per evitare di perdere tempo prezioso con richieste di integrazioni o, nella peggiore delle ipotesi, ricevere un provvedimento negativo di non riconoscimento o l’attribuzione di  ingiuste misure compensative.

Nel caso della farmacista serba, così come in altri, l’Amministrazione ha erroneamente applicato una decisione già presa molti anni prima, valutando, quindi, un diverso titolo professionale, molto diverso da quello conseguito dalla nostra assistita. Il nostro staff legale è riuscito a ottenere che il Giudice amministrativo annullasse il provvedimento di attribuzione della misura compensativa e obbligasse l’amministrazione a effettuare un nuovo esame della domanda, perché non correttamente valutata!

Capita molto spesso, infatti, che le istanze di riconoscimento vengano esaminate in modo errato, senza un reale e approfondito esame del percorso svolto ma semplicemente richiamando precedenti valutazioni non più attuali o non coincidenti con la tua formazione, così come accaduto alla tua collega con titolo conseguito in Serbia!

Dopo un corretto esame, infatti, la nostra assistita ha ricevuto una più attenta valutazione del suo percorso formativo e l’attribuzione di una sola materia da sostenere per il riconoscimento della sua qualifica professionale in Italia, materia relativa alle specificità dell’ordinamento italiano e, quindi, concretamente, mancante nel percorso svolto all’estero.

Pertanto, se hai conseguito un titolo professionale all’estero, vuoi “utilizzare” il tuo titolo in Italia e vuoi essere sicuro di ricevere una corretta valutazione, anche se hai già ricevuto il tuo decreto, il nostro team specializzato è a tua disposizione.

Potremo svolgere una valutazione preliminare del tuo percorso formativo e dei documenti che possiedi e non solo assisterti durante tutta la procedura amministrativa, così da inquadrare correttamente il tuo percorso e facilitare l’iter di valutazione ma anche affiancarti nell’eventuale fase contenziosa per contestare un provvedimento illegittimo.

 



13/03/2024

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